Magistrati lontani dai cittadini: l'Ordine Nazionale forense denuncia criticità nel tribunale di Crotone

Segnalazione di disfunzioni e criticità nel settore penale del Tribunale di Crotone. A dirlo è l’Associazione nazionale forense che, presso la sala dell’Ordine degli avvocati di Crotone, ha segnalato...

A cura di Redazione
17 maggio 2024 10:28
Magistrati lontani dai cittadini: l'Ordine Nazionale forense denuncia criticità nel tribunale di Crotone - Vincenzo Medici, Giuseppe Trocino, Pasquale Nicoletta
Vincenzo Medici, Giuseppe Trocino, Pasquale Nicoletta
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Segnalazione di disfunzioni e criticità nel settore penale del Tribunale di Crotone. A dirlo è l’Associazione nazionale forense che, presso la sala dell’Ordine degli avvocati di Crotone, ha segnalato diverse criticità registrate nel settore penale.

A dirlo il presidente dell’Associazione nazionale forense, Giuseppe Trocino, insieme al vice presidente Pasquale Nicoletta, e Vincenzo Medici membro del direttivo.

Vi sono, hanno riferito, ritardi nell’emissione dei provvedimenti di ammissione al Patrocinio a spese dello Stato, ritardi nell’emissione dei provvedimenti di liquidazione degli onorari. “Il ritardo nell’emissione dei provvedimenti di ammissione e rigetto delle istanze comporta inevitabilmente delle limitazioni del diritto di difesa da parte dei professionisti”, hanno sottolineato i tre avvocati nel corso della conferenza stampa.

“Chiediamo un confronto aperto e sereno, finalizzato a risolvere tutte le criticità che da tempo riscontriamo – ha detto l’avvocato Trocino sino ad oggi le nostre criticità presentate non hanno ricevuto nessuno tipo risposta”.

Si arriva, continuano, alla durata dei processi che va oltre “i tempi ragionevoli previsti dal legislatore, passando per l’uniformità di giudizio nel settore civile perché sembra che la giustizia civile sia diventata un terno al lotto”. Sono le parole ancora di Giuseppe Trocino, che ha dichiarato alla stampa che queste criticità riscontrate “comportano inevitabilmente una sfiducia da parte dei cittadini nella giustizia, e quindi inevitabilmente un allontanamento dei cittadini dalla giustizia stessa”.

Il Tribunale è la casa dei cittadini, ha ricordato l’avvocato medici, ma “da dopo il Covid non è più così, eppure l’emergenza pandemica è terminata da tempo”. Gli avvocati sentono l’esigenza di tornare a vivere il palazzo: “Oggi il periodo emergenziale ritengo sia terminato e quindi dobbiamo tornare qui. Facciamo un appello ai magistrati di questo tribunale, di limitare l’utilizzo della trattazione scritta e dare la possibilità agli avvocati, ma anche a loro stessi, di confrontarsi quotidianamente con le persone, perchè il contatto umano è venuto meno”.

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