#MaiPiùUltimi - Sandro Cretella: «Sogno una città più attrattiva»

Continua il nostro percorso ideale di che ogni settimana porta nel nostro salottino un nuovo ospite per discutere insieme delle criticità e delle eccellenze del nostro territorio. Un pe...

A cura di Redazione
25 luglio 2024 07:30
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Continua il nostro percorso ideale di #MaiPiùUltimi, che ogni settimana porta nel nostro salottino un nuovo ospite per discutere insieme delle criticità e delle eccellenze del nostro territorio. Un percorso che ci sta inoltrando sempre di più nel territorio. Questa settimana abbiamo avuto il piacere di avere tra di noi il vicesindaco della città di Crotone, Sandro Cretella, che probabilmente non lo sa ma è il primo ospite “politico” del nostro salottino.
«Lo so, lo so, vi seguo sempre».

Se ti dico Crotone #maipiùultima, tu cosa mi rispondi?
Che è l’approccio corretto. Un approccio positivo non può che essere foriero di risultati positivi. Un problema di atteggimento mentale, rispetto al quale dobbiamo proseguire su una via che non vada a guardare alle criticità del passato ma miri soltanto al perseguimento degli obiettivi.

Dalla crisi delle fabbriche, Crotone ha perso la sua identità di città industriale e non è mai riuscita a creare un nuovo progetto di sviluppo.
Che città saremo: commerciale, artigianale, agricola, turistica o di nuovo industriale?

La nostra idea è di sviluppare la direttrice turistica. Ma la città non è ancora preparata parlo soprattutto di atteggiamento mentale, di civilizzazione dei costumi e deve essere pronta dal punto di vista dell’igiene e del decoro. Immaginiamo una città a vocazione turistica, che si abbina ad un rilancio sociale e culturale.

Ma tu come la immagini Crotone nel 2050?
Intanto la immagino verde ed ecosostenibile. Stiamo cominciando a fare i primi investimenti su questi temi.

CrotoneOk ha iniziato a parlare di Sandro Cretella molto prima che tu diventassi vicesindaco e forse anche prima che tu fossi un affermato avvocato… Abbiamo scritto un po’ di articoli su Sandro Cretella chitarrista. Coltivi ancora questa passione?
Io ho iniziato a suonare nel 1995, con Davide Calabretta. E da allora non abbiamo mai smesso di fare musica dal vivo in città. Devo ammettere che nei primi anni c’erano molti più spazi per esprimersi musicalmente in città, oggi si sono ristretti ed è un peccato. Oggi vivo la mia più grande passione con una grande nostalgia perchè già gli ultimi anni di professione mi assorbivano totalmente, oggi da amministratore non ho più tempo da deciare alla musica.

Parlavi di assenza di spazi, ma come amministrazione avete pensato di intervenire in merito?
Come voi di CrotoneOk ben sapete, stiamo arrivando alla conclusione dei lavori al teatro comunale, a cui è annesso la “fabbrica della creatività” i cui spazi sono per la gran parte già allestiti. Ricordo che quando mi sono insediato siamo andati a fare un sopralluogo al teatro e mi ha fatto una certa impressione vedere quegli strumenti musicali ammassati lì tra i calcinacci a prendere polvere. Come si può controllare di persona i lavori sono quasi terminati e noi ci stiamo già portando avanti sulle procedure per la gestione di questi spazi, prevediamo un modello di gestione pubblico privato. L’ambizione è di terminare i lavori entro l’anno.

Passiamo ad un settore del quale ti stai occupando da tempo: il verde pubblico. Se ti dico che per ecosistema urbano, nella classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita, Crotone è al 100esimo posto, ultima tra le province calabresi, ti stupisci?
Non mi stupisco perchè conosco i dati che costituiscono un punto di partenza. Abbiamo messo in campo un piano di azioni, a cadenza annuale, finanziato con risorse esterne.
Il bilancio dell’ente è fortemente ingessato, e quindi si devono reperire risorse aggiuntive. L’accordo stipulato con Eni ci consente di garantire servizi fondamentali, come, per esempio, il verde pubblico e gli eventi.

Approfondendo questa classifica, c’è un dato che ci fa pensare: alberi per cento abitanti. Crotone è sempre ultima tra le città calabresi al 96esimo posto. Si può fare qualcosa?
Qualcosa stiamo facendo. Il nostro bilancio arboreo ha sempre avuto segno negativo. Politiche sbagliate o assenza di politiche ha portato, purtroppo, ad un massiccio abbattimento di alberi nella nostra città. Stiamo stanziando risorse per incrementarne il numero. Con il giardino di Alì abbiamo già piantato 96 esemplari. Sono in arrivo 227 alberi che andranno a rimpolpare tutti gli assi viari esistenti, soprattutto al centro. Per cercare di ripristinare anche un ordine estetico nella città. Stanno arrivando circa 7500 arbusti con cui rifaremo l’asse viario dal Cimitero fino alla fine di Corso Mazzini con un’unica specie. Insomma stiamo cercando di incidere per invertire quel segno negativo che da anni sta nel bilancio arboreo. Abbiamo messo in piedi anche il progetto “Arborea”, una società che ci ha proposto di realizzare un “bosco urbano” e noi abbiamo individuato l’area di Parco Pignera che affaccia sui 300 Alloggi, davanti il murales di Jorit. Un progetto di sponsorizzazione tecnica che porterà alla piantumazione di 2500 alberi, grazie ad una sponsorizzazione delle aziende per coprire un costo che si aggira intorno alle centomila euro.

Tu nell’amministrazione Voce ti occupi anche di eventi e grandi eventi. Per Crotone, l’effetto “Capodanno Rai – L’anno che verrà” secondo te è già terminato?
E’ in dubbio che già dal giorno successivo, questo grande evento ha instillato in città degli effetti positivi in termini di aspettative e di possibilità, per aver dimostrato che la città è all’altezza di certi eventi. E devo dire che l’organizzazione sinergica messa in piedi tra Regione Calabria, Calabria Film Commission, Comune e Provincia di Crotone ha ottenuto dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Non era facile ma il gioco di squadra ha portato a realizzare un grande evento senza al cun disordine. Chiaramente ora l’effetto si è un po’ affievolito. Noi vogliamo far diventare una tradizione eventi di questo tipo che derterminano, anche indirettamente, un indotto per la città.

Qual è il sogno di Sandro Cretella per Crotone?
Una città più vivibile che sia più attrattiva anche dal punto di vista delle presenze. Che possa crescere anche in termini demografici. Una città più pulita, più ordinata, più verde, una città che miri allo sviluppo culturale e di maggiore civilizzazione dei costumi, insomma una città più bella.

Antonio Gaetano

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