Mesoraca, il Liceo “Lombardi – Satriani”, 25 novembre in un laboratorio di memoria
Studenti protagonisti di un percorso educativo tra arte, memoria e consapevolezza contro la violenza di genere
Il Liceo delle Scienze Umane “Lombardi – Satriani” di Mesoraca (KR) ha celebrato la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un programma intenso e profondamente partecipato, trasformando la ricorrenza in un vero percorso educativo di consapevolezza civica. L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), che ne ha sottolineato il valore formativo e la capacità di coinvolgere l’intera comunità studentesca.
Quella del 25 novembre non è stata una semplice commemorazione: gli studenti hanno preso parte a un itinerario condiviso fatto di riflessioni, arte, creatività e dialogo. Un reel – ideato e prodotto da alcuni ragazzi – ha raccontato i momenti più significativi della giornata, lasciando come messaggio conclusivo le parole di due studentesse che hanno invitato i coetanei a ribadire con forza che la violenza non è mai amore.
Tra i momenti più sentiti, la lettura nelle classi del messaggio del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha aperto uno spazio di confronto sul tema del rispetto, dell’uguaglianza e della dignità della persona, rafforzando il senso di comunità educante del liceo.
Profonda emozione ha suscitato la mostra simbolica allestita con una sedia rossa dedicata a Rosa Amalia Mirante, 24 anni, giovane vittima di femminicidio a Mesoraca. Un gesto sobrio ma potente: una sedia vuota che rappresenta tutte le vite spezzate dalla violenza e richiama alla necessità di un cambiamento culturale radicale.
Gli studenti hanno inoltre decorato l’auditorium con murales a tema diritti umani e parità di genere, trasformandolo in uno spazio permanente di riflessione. In diverse classi sono stati proiettati film dedicati alla tematica, seguiti da momenti di confronto guidato per stimolare empatia, spirito critico e consapevolezza.
Un altro gesto dal forte valore simbolico è stato la realizzazione di una panchina rossa, arricchita da frasi scelte dagli stessi ragazzi: un segno tangibile di impegno che resterà nella scuola come monito quotidiano contro la violenza di genere.
«Questa esperienza rappresenta un esempio virtuoso di scuola intesa come luogo di formazione integrale della persona e presidio di cittadinanza attiva» ha sottolineato il CNDDU, ringraziando la dirigente scolastica Antonella Parisi, i docenti e gli studenti per la sensibilità dimostrata.
A Mesoraca, il 25 novembre è diventato così un momento di crescita collettiva, capace di unire memoria e futuro, educazione e responsabilità, in un percorso che il Coordinamento auspica possa essere replicato in tutta Italia.
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