Naufragio di migranti - L'equipe delle politiche sociali di Crotone a lavoro per i minori

Naufragio di migranti – La Calabria si è dimostrata ancora una volta solidale, coraggiosa. Sono tanti i volontari, oltre le forze dell’ordine, la croce rossa italiana, la protezione civile e tutte le altre realtà associative che, nella giornata di ieri, si sono recati a Steccato di Cutro lì dove è avvenuta una tragedia immane (leggi qui).  Adesso c’è da lavorare ancora e, forse, da oggi comincia la sfida più importante per la città di Crotone (leggi cosa ha dichiarato ieri il primo cittadino cliccando qui) e lavorare insieme ai migranti non solo per l’accoglienza, ma per una città che non erge muri ma cerca di abbatterli.

«Crotone si vanta  una grande rete del Terzo settore che si è resa subito disponibile con i volontari – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi –  Siamo stati in ospedale con il Sindaco per una visita ai bambini. Ci sono storie importante e tragiche». Il nosocomio cittadino, infatti, è attivo da ieri ininterrottamente per il soccorso e le cure alle persone naufragate: «Il nostro compito è stare accanto a loro non solo dal punto di vista materiale ma anche morale. Non ci tireremo indietro. Abbiamo l’equipe di psicologici a disposizione. Qualche minore non accompagnato verrà trasferito in strutture a loro dedicate. Chi ha i genitori al Cara verrà ricongiunto, dopo le procedure di identificazione e di richiesta di protezione internazionali, che sono in capo a prefettura e questura, noi saremo in grado di accompagnarli in un progetto di seconda accoglienza».

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