Notte Rosa del Vino - Luciana Marino: «Una bottiglia di vino contiene l'animo del suo produttore»
Si è svolta nel solco della millenaria tradizione della cultura della vite l’evento la Notte Rosa del Vino, che ha visto a Trebisacce salire sul palco le “donne calabresi del vino”, tra le quali anche...

Si è svolta nel solco della millenaria tradizione della cultura della vite l’evento la Notte Rosa del Vino, che ha visto a Trebisacce salire sul palco le “donne calabresi del vino”, tra le quali anche la crotonese Luciana Marino.
L’appuntamento, ideato e guidato dal delegato regionale della Scuola Europea Sommelier, Francesco Pingitore, direttore artistico della manifestazione, ha offerto, con l’apportodi più attori, un ventaglio di capacità al femminile, espressione del mondo imprenditoriale, della comunicazione, dell’informazione, del marketing, che si è caratterizzato nel promuovere le varie “sfumature prelibate di Bacco” e le aree che rendono tali peculiarità enologiche.
L’enologa Maria Cristina De Simone dalla Campania, la giornalista Cristina Santini dal Lazio, la titolare dell’omonima Cantina pugliese Marianna Cardone, il Maestro assaggiatore di vino Rossella Pisano dalla Sardegna, la titolare della Tenuta Spadafora 1915 Manuela Micieli per la Calabria, Milena Pepe della Tenuta Cavalier Pepe per la Campania, l’enologa Carmen de Aguirre dalla Spagna, Cristina Bordignon della Cantina Cascina Le Preseglie con sede in Lombardia, Maria Teresa Gasparet, fondatrice di Sorsi e Percorsi dal Friuli Venezia Giulia, Flora Modello, amministratore di Gaglio Vignaioli 1910 dalla Sicilia, Luciana Marino dell’omonima enoteca crotonese, la giornalista emiliana Antonietta Mazzeo, sempre per la Calabria Domenica Malaspina della Cantina Malaspina e Shawma Thompson di Wines & Travels del Canada e l’enologa toscana Vincenza Folgheretti, sono state loro le protagoniste dell’edizione 2023 della Notte Rosa del Vino che in piazza San Francesco, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, hanno il premio realizzato dall’artista Roberta Proto.
«Una iniziativa bellissima – ci racconta Luciana Marino – che ha raccolto le esperienze di donne provenienti da tutto il mondo (Canada e Spagna per esempio), donne impegnate nel mondo del vino e che hanno avuto meriti molto importanti nella loro attività di divulgazione dell’enogastronomia, e dell’enoturismo, che è la strada giusta da intraprendere per la Calabria, così come ribadito anche dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo».
«Per quanto mi riguarda esserci è stato motivo di grande soddisfazione. L’Enoteca Marino ha sempre ricevuto riconoscimenti importanti, come l’oscar del Gambero Rosso come migliore enoteca in Calabria, o l’inserimento tra le ottocento eccellenze d’Italia, ma, dopo quarantasette anni di attività, ricevere ancora riconoscimenti, come quello di sabato scorso, non può che farci piacere».
«La nostra Enoteca – ci racconta Luciana – nasce nel 1976 da una vineria di famiglia, e passare dalla botte allo scaffale con le bottiglie, a quei tempi, è stata un’impresa difficile. Rimanere sulla cresta dell’onda ed essere ancora oggi, dopo tutti questi anni, punto di riferimento in Calabria, ci riempie d’orgoglio. E sabato ci hanno premiato come la prima enoteca nata in Calabria, la quarta in Italia. Ma la cosa che ho apprezzato di più è stata la stima e la solidarietà che le altre protagoniste della serata mi hanno rivolto, dopo avermi sentito parlare».
Le donne, durante la serata, sono state omaggiate con un foulard della stilista identitaria Luigia Granata, pittrice e mosaicista cosentina che ha saputo trasportare la sua “sapienza nell’uso del colore” dalla tela alla seta, realizzando «Creazioni uniche – ci spiega la Marino – che raccontano la Calabria sia nei colori che nei soggetti. Un’altra eccellenza calabrese».
«Ci tengo a sottolineare che tutte le donne protagoniste della serata sono rimaste molto colpite, direi entusiaste, dall’accoglienza del territorio e dai nostri vini che hanno avuto modo di assaggiare e conoscere. Donne che non erano mai venute in Calabria ma che, dopo questa esperienza, ritorneranno sicuramente, come tutti quelli che vengono in Calabria e a Crotone. Ma i primi che dobbiamo credere in noi stessi, nelle nostre capacità, nelle nostre potenzialità e soprattutto nella nostra creatività siamo proprio noi stessi. In modo tale da poter divulgare e fare comprendere agli altri questo immenso patrimonio che abbiamo».
Luciana Marino fa parte dell’associazione “Donne del Vino” e per ben tre volte (per quindici anni, quindi) è stata scelta come delegata della Calabria e rappresentante della nostra regione, per gli appuntamenti internazionali.
Luciana è quasi un’ambasciatrice del vino calabrese: «Far riconoscere e far apprezzare i nostri vini è un lavoro costante che stiamo portando avanti da molti anni. Io “pubblicizzo” i nostri vini, nel senso che li faccio proprio conoscere anche perchè ritengo che in Calabria abbiamo fatto tanto, ci sono ottimi vini, perchè i produttori ci mettono l’anima, quindi quando io parlo di una bottiglia, questa non contiene soltanto il vino ma anche l’anima del produttore».
Un’esperienza positiva, quindi, quella della Notte Rosa del Vino, fatta a Trebisacce. «Una splendida intuizione – conferma Luciana Marino – di Francesco Pingitore, una persona speciale che nel raccontare e divulgare i valori della nostra terra ci mette tanta tanta passione».
La stessa passione, crediamo, che Luciana ci mette nel suo lavoro e nella sua “mission” di raccontare la Calabria e i calabresi tramite il vino.