Oreste Gualtieri: «Porterò in Africa farmaci e telemedicina»

Il dottor Oreste Gualtieri è stato nominato dal “Consiglio Direttivo della Camera di Commercio ItalAfrica,” responsabile Sanitario, sull’intero territorio Nazionale Italiano per le relazioni economich...

A cura di Redazione
31 luglio 2023 10:45
Oreste Gualtieri: «Porterò in Africa farmaci e telemedicina» -
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Il dottor Oreste Gualtieri è stato nominato dal “Consiglio Direttivo della Camera di Commercio ItalAfrica,” responsabile Sanitario, sull’intero territorio Nazionale Italiano per le relazioni economiche con i diciannove Paesi di competenza di ItalAfrica Centrale. Un incarico importante che si inserisce in un progetto fondamentale per la tutela del diritto alla salute nel continente.

Dottor Gualtieri, oggi la presenza dei farmaci in tutto il territorio mondiale è di fondamentale importanza. Come vede, in una prospettiva futura, l’accesso ai Farmaci nei paesi dell’Africa Centrale?
La distribuzione dei farmaci è una componente chiave per assicurare che le persone abbiano accesso ai trattamenti di cui hanno bisogno. Uno dei principali problemi è l’accesso limitato ai farmaci nelle regioni più remote dell’Africa centrale. È necessario sviluppare infrastrutture adeguate per garantire una distribuzione efficace dei farmaci in queste aree. Inoltre, è importante lavorare a stretto contatto con le organizzazioni locali per comprendere le esigenze specifiche e adattare le soluzioni di distribuzione di conseguenza. Ci sono insomma diverse azioni da mettere in campo. Oltre alle infrastrutture bisogna lavorare sulla formazione del personale sanitario; sulla collaborazione tra i settori, sulla sviluppo di reti di distribuzione locali; sull’accessibilità economica.

Può essere un’alternativa fondamentale la Telemedicina in questi paesi?
La telemedicina può sicuramente svolgere un ruolo fondamentale nelle farmacie africane. L’Africa centrale, come molte altre regioni del continente, affronta sfide significative in termini di accesso ai servizi sanitari, soprattutto nelle aree rurali e remote. La telemedicina offre la possibilità di superare alcune di queste sfide, consentendo alle persone di ricevere consulenze mediche a distanza, anche nelle comunità più isolate.

Quello che sta succedendo in Italia per la Farmacia dei Servizi, cioè la presenza di servizi come Holter pressorio, ecg, holter cardiaco, analisi del sangue, può prendere piede anche nei paesi dell’Africa Centrale?
L’esperienza italiana nel campo della telemedicina può sicuramente fornire una base solida per l’implementazione di servizi simili in Africa centrale. L’Italia ha sviluppato una buona infrastruttura tecnologica e ha esperienza nell’integrazione della telemedicina nel sistema sanitario nazionale. Alla domanda rispondo, “certo”. Queste competenze possono essere adattate e condivise con i paesi del centro Africa per aiutarli a implementare e sviluppare servizi di telemedicina efficaci. Tuttavia, è importante considerare le specificità e le sfide locali quando si adotta un modello di telemedicina. È anche importante coinvolgere gli operatori sanitari locali e la comunità nel processo decisionale e nell’implementazione per garantire una maggiore accettazione e sostenibilità del sistema. Comunque è doveroso ricordare che la telemedicina da sola non può risolvere tutti i problemi del sistema sanitario Africano. È necessario un approccio integrato che includa anche miglioramenti nell’accesso a cure di base, fornendo supporto e formazione agli operatori sanitari locali e affrontando le sfide infrastrutturali e logistiche. Insomma, è importante adattare le soluzioni alle specificità locali e adottare un approccio olistico per affrontare le sfide del sistema sanitario.

Lei che conosce bene la realtà di questi paesi, ci può dire se è pronto il governo africano ad aiutare e a sviluppare la presenza di tutto quello che stiamo dicendo? Cosa potrebbe stimolare l’arrivo di farmaci e telemedicina nell’Africa Centrale?
Ricordiamo che tutto ciò, può essere messo in pista nei paesi Africani grazie al grandissimo sforzo che stanno facendo i governi Africani, oggi in questi paesi . In merito al diritto alla salute, ricordo e metto a conoscenza che esiste una Fondazione Africana per la Tecnologia Farmaceutica. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Africana di sviluppo (AFDB) ha approvato l’istituzione della “Fondazione Africana per la tecnologia Farmaceutica,” un’istituzione definita“ Innovativa” che migliorerà in modo significativo l’accesso dell’Africa alle tecnologie alla base della produzione di Medicinali, Vaccini e altri prodotti Farmaceutici. Questa decisione apre nuove prospettive sanitarie per l’Africa, che oggi importa oltre il 70% di tutti i medicinali di cui ha bisogno, un commercio che vale 14 miliardi di dollari l’anno.

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