Petilia Policastro - Il libro di Caruso arriva in libreria e vola a New York

Un’opera che collega la Calabria al mondo, tra storie di famiglia e cultura

A cura di Redazione
20 settembre 2025 13:00
Petilia Policastro - Il libro di Caruso arriva in libreria e vola a New York -
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Petilia Policastro - Dopo un'estate ricca di emozioni e nuovi racconti, Giuseppe Caruso è pronto a intraprendere nuove avventure. Con la sua passione per l'arte, che trova espressione nei murales che abbelliscono i vicoli e nelle parole raccolte nella libreria Libri Liberi di Manuela, Caruso si appresta a fare un passo importante. Il suo libro, "Un paese non è come lo vedi, Un paese è come lo vivi", sta per essere pubblicato e sarà presto disponibile nelle librerie di tutta Italia grazie a Barbaro Editore. Ma non si ferma qui: il viaggio del libro e dell'autore varcherà i confini nazionali, con una presentazione speciale a New York, dove Caruso esporrà anche alcune delle sue opere artistiche.

Caruso Giuseppe e Remo Barbero (Caruso 18.9.2025)

Questa opportunità, che segna un nuovo capitolo nella carriera di Caruso, è stata resa possibile grazie all’impegno di Olga Urbani, che ha registrato un logo a suo nome per l’occasione. La creatrice dell'Accademia del Tartufo Urbani ha creduto fin da subito nel progetto di Giuseppe, un progetto che celebra non solo le radici ma anche l’amore profondo per il territorio e la storia. Un pensiero che non parla di fuga, ma di restanza, ossia di una scelta di vita legata alla terra, alla comunità e alla cultura.

"Grazie a Olga Urbani, a mia moglie e a Laura Beth Anderson, una donna americana che ha riscoperto le sue radici calabresi, ho potuto dare vita a questo progetto che intreccia arte, storia e famiglia", racconta Giuseppe. In America, Giuseppe avrà l’occasione di incontrare parte della sua famiglia ritrovata, grazie proprio a Laura, che nel suo libro ha trovato tracce di una storia comune.

Laura e la mamma Jennifer White Dinnen (Caruso 18.9.2025)

Laura, la cui bisnonna emigrò in America da Caccuri, ha ricostruito la sua storia familiare dopo aver vissuto in un orfanotrofio, e dopo 50 anni è riuscita a risalire alle radici calabresi. Grazie a questa riscoperta, Giuseppe ha potuto scoprire una parte della sua famiglia in America, di cui non conosceva l'esistenza. "Alcuni di questi parenti sono artisti, come me, e c’è persino un musicista di rilievo, Vince Prudente", spiega Giuseppe con orgoglio. "Andrò a conoscerli personalmente, e questo è un punto fondamentale di questo mio percorso".

L'arte e la cultura sono al centro di questa storia che crea un ponte simbolico tra la Calabria e il mondo, un legame che diventa sempre più forte. "Ho una semplice magazzino bianco, ma lo vedo come un museo", afferma Caruso. "Insieme a Manuela stiamo realizzando cose bellissime, e il nostro obiettivo è portarle lontano". La passione per l’arte, infatti, diventa uno strumento di rinascita per i piccoli paesi calabresi, permettendo loro di connettersi con altre culture e di emozionare attraverso il linguaggio universale dell’arte.

Caruso Giuseppe - Olga Urbani - Manuela (Caruso 18.9.2025)

L’incontro tra arte, letteratura e storia familiare si intreccia così in un percorso di riscoperta delle proprie radici, ma anche di apertura verso il mondo. Giuseppe Caruso non solo racconta una storia, ma costruisce un ponte tra generazioni, luoghi e culture diverse, dando voce a una Calabria che non si arrende e che sa guardare al futuro con speranza e determinazione.

In attesa di vedere il suo libro nelle librerie e di fare il grande salto a New York, Giuseppe Caruso continua a dipingere il suo futuro, tra i colori dei suoi murales e la forza delle parole che raccontano una terra che non smette mai di sorprendere.

Attorno a lui si è creato un vero e proprio circolo virtuoso di esperienze in cui convergono storie, idee e soprattutto bellezza, quella intima che nasce dal cuore e accende gli animi. E così Giuseppe incontra Lisetta La torre e Antonio Santoro, Rosaria Mannarino, responsabile dei servizi demografici del Comune di Crotone e tanti altri, e con loro immagina una Calabria sempre più dei calabresi ma capace di aprirsi al mondo attraverso la bellezza.

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