Protesta dei 90 lavoratori Network Contacts: lumini accesi davanti alla sede ex Abramo

Non numeri, non volti anonimi, ma uomini, donne, ragazzi, ragazze. Mamme e papà. Sono i 90 dipendenti di Network Contacts, preoccupati per il loro futuro occupazionale. E’ stata avviata la procedura d...

A cura di Redazione
23 maggio 2025 21:54
Protesta dei 90 lavoratori Network Contacts: lumini accesi davanti alla sede ex Abramo -
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Non numeri, non volti anonimi, ma uomini, donne, ragazzi, ragazze. Mamme e papà. Sono i 90 dipendenti di Network Contacts, preoccupati per il loro futuro occupazionale. E’ stata avviata la procedura di lettere di licenziamento dalla loro azienda, che gestisce una commessa con Poste Italiane. Ora aspettano notizie, tra le trattative in corso a livello politico e sindacale, in un territorio, quello di Crotone, già duramente colpito dalla crisi occupazionale.

In serata, davanti alla sede dell’ex Abramo Customer Care, si è svolta una protesta simbolica: 90 lumini accesi, uno per ogni lavoratore a rischio. Una luce per non essere dimenticati, per non essere numeri, per non essere invisibili.

«Abbiamo voluto dare un segnale forte, ma rispettoso. Una manifestazione silenziosa, accendendo un lumino per ognuno di noi», spiega Francesco Foglia, uno dei dipendenti coinvolti, presente alla protesta. «Dietro ogni posto di lavoro ci sono famiglie intere. Ci sono sogni, speranze, sacrifici. E tutto questo oggi è messo in discussione».

Foglia racconta la frustrazione e l’incertezza che accomuna lui e i suoi colleghi: «Abbiamo ricevuto le lettere di licenziamento, e al momento non abbiamo alcuna certezza. Solo attese. Sappiamo che ci sono trattative in corso, ma servono risposte concrete e immediate».

I lavoratori attendono con apprensione l’esito delle interlocuzioni tra istituzioni e azienda. Per molti, questa commessa rappresenta l’unica fonte di reddito. «Dietro ogni posto di lavoro ci sono famiglie intere. Ci sono sogni, speranze, sacrifici. E tutto questo oggi è messo in discussione», aggiunge Foglia. Una frase che rende evidente il disagio vissuto da chi, fino a poche settimane fa, svolgeva la propria attività con regolarità, e ora si ritrova improvvisamente senza certezze, in una terra martoriata da mancanza di lavoro, sfruttamento, ferite.

«Non chiediamo miracoli – conclude Foglia – chiediamo solo di poter continuare a lavorare. Di non essere lasciati soli in un momento così difficile. Perché dietro ogni lumino acceso questa sera c’è una vita che chiede dignità».

Una protesta composta che ha voluto raccontare una crisi che rischia di concretizzarsi nei primi giorni di luglio, quando per i 90 lavoratori potrebbe scattare il licenziamento definitivo, in assenza di soluzioni alternative.

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