Rino Gaetano: «Sono nato a Crotone, sono pronipote di Pitagora» e il ricordo di Renato Zero

Il docufilm “Sempre più blù” racconta l’uomo dietro il mito del cantautore crotonese

A cura di Redazione
25 ottobre 2025 08:00
Rino Gaetano: «Sono nato a Crotone, sono pronipote di Pitagora» e il ricordo di Renato Zero -
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«Sono nato a Crotone, sono pronipote di Pitagora. Scrivevo delle canzoni, poi finché non se n’è accorto qualcuno… “ah beh, bravo. Ma che bravo che sei, ma lo sai che quasi ti faccio fare un disco?”». È con queste parole – dalla voce stessa di Rino Gaetano – che si apre il trailer del docufilm “Sempre più blù”, diretto da Giorgio Verdelli, che ha curato anche la sceneggiatura insieme a Luca Rea. Il lungometraggio, presentato alla XX° edizione della Festa del Cinema di Roma, sarà proiettato nei cinema il 24, 25 e 26 novembre.

Un viaggio nell’intimità di Rino Gaetano
Il docufilm si avvale di materiali inediti, taccuini privati, memorie custodite come reliquie e interviste. Grazie alle testimonianze di familiari come la sorella Anna Gaetano e il nipote Alessandro, e di artisti come Riccardo Cocciante, Danilo Rea, Brunori Sas, Lucio Corsi e Sergio Cammariere, il film svela l’uomo dietro il mito e il poeta sotto il cappello, rivelando emozioni e riflessioni mai raccontate prima.

Renato Zero ricorda Rino
Un ritratto intenso di Gaetano emerge anche dalle parole di Renato Zero, che lo ha ricordato recentemente sul Corriere della Sera: «Era un cilindro che si apriva a scatto - racconta - E pure un bastone. Ci andò a Sanremo a cantare Gianna. Si vantava, era felice come una creatura. Eravamo molto amici. Qualcuno una volta mi disse: “Sai, Rino gli dà un po’ troppo giù con l’alcol”. Si palesò in lui un’insicurezza. Il Rino divertente che con me sciorinava barzellette improvvisamente veniva colto da un velo di malinconia, di solitudine. L’ho capito forse troppo tardi».

“Sempre più blù” non è solo un documentario sulla carriera di Rino Gaetano, ma un percorso attraverso ricordi, aneddoti e immagini che ne restituiscono l’anima, tra talento, ironia e fragilità, riportando alla luce il cantautore crotonese come non lo si era mai visto.

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