Rivoluzione in arrivo: in Italia possibile "Ora legale" per tutto l'anno
Da un lato, l’Italia beneficia di un notevole risparmio energetico, pari a circa 190 milioni di euro Dall’altro, però, i costi indiretti derivanti dall'adozione del cambio d'orario in Europa e negli Stati Uniti superano di gran lunga i vantaggi economici
Il mantenimento dell'ora legale, da sempre oggetto di dibattito, continua a rappresentare un paradosso sia economico che sociale. Da un lato, l’Italia beneficia di un notevole risparmio energetico, pari a circa 190 milioni di euro all’anno nel periodo 2022-2024, secondo i calcoli di Terna. Dall’altro, però, i costi indiretti derivanti dall'adozione del cambio d'orario in Europa e negli Stati Uniti superano di gran lunga i vantaggi economici.
L'Unione Europea, infatti, ha proposto dal 2019 di abolire il sistema che alterna ora legale e ora solare, ma il processo si è arenato per la mancanza di un accordo unanime tra gli Stati membri. Il risultato è che, purtroppo, lo status quo continua a prevalere, con conseguenti benefici per alcuni settori, a scapito della salute pubblica e delle finanze aziendali.
Un aspetto meno evidente ma significativo del mantenimento dell'ora legale riguarda il settore dell'IT, in particolare le aziende di software e consulenza. Il passaggio tra ora solare e ora legale crea infatti disagi e malfunzionamenti nei sistemi digitali, dai computer ai server, dalle app alle piattaforme online. Questi malfunzionamenti, noti come “bug”, sono il risultato di un sistema automatico che, programmato per adeguarsi al cambio d'orario, genera instabilità nelle operazioni quotidiane.
Un esempio emblematico di come il cambio d’orario possa generare costi imprevisti arriva dagli Stati Uniti. Nel 2007, una modifica alle date di inizio e fine dell'ora legale (il cosiddetto Daylight Saving Time - DST) ha comportato per le aziende americane una spesa di circa 350 milioni di dollari per riprogrammare software e dispositivi, apparentemente a causa di una semplice variazione di calendario.
I problemi non si limitano al singolo Paese. Le discrepanze nei periodi di ora legale tra Europa e Stati Uniti, che talvolta comportano scarti temporali anche di tre settimane, comportano ingenti costi di coordinamento internazionale. Le aziende globali e i mercati finanziari sono costretti a sostenere spese extra per sincronizzare operazioni e transazioni.
L’instabilità del calendario, dunque, non solo provoca malfunzionamenti nei sistemi, ma genera anche una domanda costante di servizi di riparazione e consulenza. Gli esperti IT, con tariffe che oscillano tra i 50 e i 100 euro l'ora, sono spesso chiamati a intervenire per risolvere i disagi legati al cambio d’orario.
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