Sanità - Rete ospedaliera: l’emodinamica e poco più per Crotone. Si cercano nuovi medici
Sanità – “All’inizio del mandato ci eravamo posti due obiettivi: la chiusura dei bilanci per restituire normalità alla gestione delle aziende sanitarie e riorganizzare i servizi ospedalieri e territor...

Sanità – “All’inizio del mandato ci eravamo posti due obiettivi: la chiusura dei bilanci per restituire normalità alla gestione delle aziende sanitarie e riorganizzare i servizi ospedalieri e territoriali, con una gestione migliore delle risorse. Mentre dobbiamo proseguire il percorso di reclutamento di nuovo personale sanitario, abbiamo contestualmente lavorato per rendere più efficiente il sistema ospedaliero”.
Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di commissario per il piano di rientro del debito sanitario, ha presentato il Piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale in Calabria.
Presenti, inoltre, il sub commissario alla sanità, Ernesto Esposito, il direttore generale del dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, e il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti.
I posti letto attuali sono 5.821 ed arriveranno a 7.145 con un incremento di 1.324.
Nell’area di Reggio Calabria si passerà dagli attuali 1.507 posti letto a 1.812. Nel catanzarese si passerà da 1.498 a 1.699, a Vibo Valentia da 310 a 421, a Crotone da 661 a 709, nella provincia di Cosenza, infine, si passerà da 1.845 posti a 2.504.
La rete ospedaliera conferma, per grandi linee, l’impostazione degli anni passati suddividendo le strutture in ospedali Hub (1 Reggio Calabria, 1 Cosenza, 1 Catanzaro), ospedali Spok dea: Vibo Valentia, Crotone, Locri, Polistena, Lamezia Terme, Cetraro Paola, Rossano Corigliano, Castrovillari. Ospedali generali: Gioia Tauro, Tropea, Soverato, Praia a Mare. Ospedali in zone disagiate: Serra San Bruno, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Cariati, Beato Angelo, Trebisacce.
Confermata anche l’impostazione dei nuovi ospedali: Piana di Gioia Tauro, Vibo Valentia, Sibaritide e Cetraro-Paola.
La riorganizzazione della rete emergenza 118 prevede per l’area sud Reggio Calabria 41 mezzi comprese le ambulanze di presidio; per l’area centro: Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone 55 mezzi. Per l’area nord nel cosentino sono previsti 71 mezzi. La rete delle emergenze con elisoccorso prevede invece tre aree nel reggino: Reggio Calabria, Locri, Polistena; quattro nell’aria centro: Catanzaro, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia. Saranno sei nel cosentino: Cosenza, Castrovillari, Rossano, Corigliano, Cetraro, Paola.
Riorganizzata anche la rete territoriale con strutture di prossimità denominate: ospedali di comunità (20) e case di comunità (67). La rete delle emergenze con elisoccorso prevede invece tre aree nel reggino: Reggio Calabria, Locri, Polistena; quattro nell’aria centro: Catanzaro, Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia. Saranno sei nel cosentino: Cosenza, Castrovillari, Rossano, Corigliano, Cetraro, Paola. Riorganizzata anche la rete territoriale con strutture di prossimità denominate: ospedali di comunità (20) e case di comunità (67).
La buona notizia che riguarda Crotone è che è programmata l’emodinamica, cioè la Cardiologia interventistica. Presto si potranno dunque eseguire interventi cardiologici in urgenza. d’altronde a marzo, con una nota stampa, il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Simona Carbone annunciava: «Nell’ambito del programma per l’ammodernamento delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Calabria (art. 6 Legge n. 60/2019 recepita dal DCA della Regione Calabria n. 5 del 31.01.2022) è stato approvato, con deliberazione del Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria di Crotone, il progetto esecutivo per la realizzazione di una sala Cardiologica Interventistica da adibire a Laboratorio di Angiografia in continuità con UTIC e Cardiologia (Emodinamica) presso il Presidio Ospedaliero di Crotone». resta comunque il nodo posti letto che sembrano essere ancora pochi anche se, come ha riferito Occhiuto il numero è frutto di un’attenta analisi tra abitanti ed esigenze territoriali.