Scontro sugli alloggi popolari di Via Israele: mozione in Consiglio Comunale di Andrea Devona

La questione dei 24 alloggi di edilizia popolare previsti in Via Israele a Crotone è arrivata ufficialmente in Consiglio Comunale, grazie a una mozione presentata dal capogruppo del Partito Democratico, Andrea Devona.

Il progetto, deliberato dal Comune con l’atto n. 325 del 10 luglio 2025, prevede la realizzazione di case popolari in un’area che, secondo il piano di lottizzazione del Consorzio Montedison, sarebbe invece vincolata a verde pubblico. Una decisione che ha acceso le proteste del comitato di quartiere Tufolo-Farina, già mobilitato da settimane.

Il comitato ha contestato l’intervento su più fronti: Urbanistico, denunciando presunte violazioni del PRG e trasferimenti volumetrici ritenuti illegittimi; Viabilità, con il rischio di ulteriore congestione nei pressi della rotatoria del Palakrò; Sociale, per la carenza di aree verdi e spazi di aggregazione in un quartiere che conta oltre 25.000 abitanti; Ambientale, evidenziando la contraddizione con gli obiettivi di transizione ecologica e rigenerazione urbana del PNRR; Partecipativo, segnalando la totale assenza di consultazione e trasparenza da parte dell’amministrazione.

Nella prima settimana di settembre si è svolta un’assemblea pubblica molto partecipata, durante la quale sono state raccolte circa 200 firme in poche ore contro il progetto. Contestualmente il comitato ha avviato una raccolta fondi per un ricorso al TAR, proposto una giornata ecologica per valorizzare l’area e avanzato la richiesta di valutare siti alternativi per l’edilizia popolare.

Devona, recependo le istanze dei cittadini, ha chiesto che il Consiglio accolga le richieste del comitato e ritiri la delibera comunale, aprendo invece un confronto pubblico con la cittadinanza. «L’edilizia popolare è un diritto fondamentale e va garantita – ha dichiarato – ma deve essere collocata in maniera sostenibile, senza sacrificare spazi verdi e vivibilità nei quartieri».

Il Consiglio Comunale sarà ora chiamato a discutere la mozione e a decidere se confermare il progetto o rivederlo alla luce delle pressioni della comunità locale.