Si va sempre di meno in pensione. E con un assegno sempre più basso

Gli effetti della Riforma Fornero iniziano a farsi sentire davvero: in Italia, infatti, si va sempre meno in pensione. Nei primi tre mesi del 2024, infatti, si è registrato un -16% di uscite, tanto ne...

A cura di Redazione
20 luglio 2024 09:45
Si va sempre di meno in pensione. E con un assegno sempre più basso -
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Gli effetti della Riforma Fornero iniziano a farsi sentire davvero: in Italia, infatti, si va sempre meno in pensione. Nei primi tre mesi del 2024, infatti, si è registrato un -16% di uscite, tanto nel settore pubblico che in quello privato, sia per quanto riguarda le pensioni anticipate che quelle di vecchiaia. Un trend che è destinato a continuare a meno di particolari mosse politiche che però non sembrano all’orizzonte.

Si va sempre meno in pensione, insomma. E con un assegno che rischia di essere sempre più basso. Per questo il contribuente ha una serie di strumenti per capire cosa aspettarsi dal futuro, qual è la sua situazione e soprattutto quanto ancora deve aspettare per salutare il lavoro. A rispondere a tutto questo c’è l’estratto conto contributivo. Ma di cosa si tratta? Noto anche come Estratto Conto Certificativo, è un documento che fornisce una panoramica della situazione previdenziale di un lavoratore. Al suo interno si trovano dati anagrafici, periodi di lavoro con contributi versati, retribuzioni, aliquote contributive, e il diritto alle prestazioni previdenziali oltre ad eventuali debiti previdenziali dovuti a mancanze nei versamenti.

Consultarlo è molto semplice, ma bisogna conoscere alcuni passaggi. Intanto è fondamentale essere registrati al sito dell’INPS e seguire il percorso “Servizi per il cittadino”. Da qui cliccare “Servizi online” e poi nella tendina scegliere “Estratto conto contributivo”. In alternativa si può accedere anche tramite le credenziali SPID o, in caso di difficoltà, si può contattare il servizio assistenza dell’INPS. È vene ricordare poi che l’estratto conto è composto da diverse sezioni: intestazione, dati del datore di lavoro, periodo di riferimento, contributi del lavoratore e del datore di lavoro, totale contributi ed eventuali note. Infine, per tutti coloro che hanno una particolare antipatia con la tecnologia, l’estratto conto contributivo si può richiedere anche presso uno sportello postale.

Uno strumento che permette di guardarsi intorno, in un momento di particolare criticità per le casse dello Stato. Nell’ultimo Documento di Economia e Finanza si legge infatti che sono stati spesi oltre 319 miliardi di euro per le pensioni nel 2023, contro i 337 miliardi che sono previsti quest’anno. Si continuerà a salire fino al 2027 (quando si raggiungerà la cifra dei 368 miliardi), con un aumento del 3% l’anno. Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha pensato allora di tagliare in qualche modo, riuscendo nell’impresa di trovare 10 miliardi netti in tre anni e 37 miliardi fino al 2032.

Eppure, nonostante queste misure, la spesa continua a crescere. E mettere mano alla riforma delle pensioni diventa ogni giorno che passa più complicato. La speranza è che qualche novità possa arrivare nel corso del 2025.

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