Smaltimento in loco dei rifiuti industriali di Crotone: mozione contraria di Pingitore

Riceviamo e pubblichiamo – Nella giornata del 26 marzo 2024 a mezzo “ PEC “ ho inviato al protocollo del Comune di Crotone una mozione contro l’abbancamento in loco delle scorie industriali. Ricordo a...

A cura di Redazione
28 marzo 2024 09:00
Smaltimento in loco dei rifiuti industriali di Crotone: mozione contraria di Pingitore -
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Riceviamo e pubblichiamo – Nella giornata del 26 marzo 2024 a mezzo “ PEC “ ho inviato al protocollo del Comune di Crotone una mozione contro l’abbancamento in loco delle scorie industriali. 

Ricordo a tutti che Crotone ospita uno dei siti più contaminati dell’intero Paese e rientra nella bonifica di Interesse Nazionale “Crotone-Cassano-Cerchiara”, avendo avuto per oltre 70 anni diverse industrie chimiche. In particolare, nella zona costiera alle porte della città, nell’area “ex Pertusola”, di proprietà di Syndial S.p.A., oggi Eni Rewind S.p.A., sono ammassate enormi quantità di rifiuti (si stimano intorno ad un milione di tonnellate) che rappresentano un grave pericolo per l’ambiente e la salute dei cittadini dell’intera area urbana, oltre a impedire qualunque sviluppo turistico ed economico del territorio. 

La bonifica dell’area industriale in questione è riconosciuta anche da una sentenza del Tribunale di Milano passata in giudicato che ha condannato Eni-Rewind, la società che ha sostituito Syndial per le operazioni di bonifica, al pagamento della somma di 72 milioni di euro per il danno ambientale provocato al sopracitato Sin.

 In data 24 ottobre 2019 si è tenuta una Conferenza dei Servizi per l’esame del progetto relativo al Sito di bonifica di Interesse Nazionale “Crotone-Cassano-Cerchiara” – Discariche fronte mare e aree industriali – Progetto di Bonifica fase 2 (Pob 2) trasmesso in precedenza da Syndial. All’interno del provvedimento Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) relativo al Pob 2 sono state inserite una serie di prescrizioni, la cui principale è l’asporto ed il trasferimento, fuori dalla regione Calabria, di tutti i rifiuti della bonifica pericolosi per la salute pubblica, sia Tenorm, sia non Tenorm). La richiesta di portare i rifiuti all’esterno del territorio regionale scaturiva dalla necessità di non aggravare la situazione già presente localmente mediante la realizzazione di nuove discariche.  

Crotone, difatti, per decenni ha acconsentito allo sfruttamento ambientale e suo malgrado la città continua ad essere sempre oggetto di pressioni per la realizzazione di ulteriori interventi a forte impatto ambientale. In questo modo si è determinata palesemente una grave situazione: discariche varie, centrali ed impianti, piattaforme in mare e pozzi estrattivi a terra, fra cui la realizzazione del parco eolico in mare, dopo aver installato a terra il più grande impianto d’Europa. E dove oggi tutto sembra che l’area industriale sia dismessa, a poche centinaia di metri ne è sorta un’altra, forse peggiore, verso la località Passovecchio. 

La Conferenza dei servizi in regione Calabria ha espresso, all’unanimità, parere favorevole sul progetto.  In data 31 gennaio 2023 anche il Consiglio Comunale di Crotone ha espresso parere contrario al progetto dell’Eni Rewind SpA di smaltire in città i rifiuti presenti nella discarica di Farina-Trappeto.  

Considerato che nonostante tale accordo, Eni-Rewind ha proposto, invece, in un secondo momento, di cambiare la destinazione d’uso del sito “Pertusola sud” e non a caso il Commissario alla bonifica oggi dichiara apertamente plausibile lo smaltimento in loco, precisamente nella discarica di Columbra, dei rifiuti pericolosi, che hanno un alto tasso di radioattività, poiché trattasi di scorie industriali risalenti al polo chimico, sorto negli 20” fino al 1990, quasi 70 anni di attività. 

La discarica di Columbra, come è noto a tutti, da tempo è stata dichiarata satura e non idonea allo smaltimento dei rifiuti industriali e non avrà la capacità di accogliere una smisurata quantità di rifiuti,  inoltre, nessuno potrà garantire la sicurezza delle operazioni di prelevamento dei rifiuti delle attuali discariche a mare, al trasporto e allo smaltimento degli stessi presso la discarica di Columbra: il tragitto da un invaso ad un altro, nelle vicinanze della citta, sarà pericoloso e con grave conseguenze per la dispersione delle sostanze inquinanti nell’ambiente e quindi nell’aria che ogni cittadino di Crotone respira. Gli storici problemi e le polemiche in corso contro la discarica di Columbra sono già da tempo denunciate dal Comitato ambientale “ Pro Papanice” , il più popolato quartiere-paese della città. Lo smaltimento dei rifiuti in loco è una sciagurata, pericolosa e irresponsabile idea: un altro aumento di volume in una discarica già corresponsabile della disastrata situazione ambientale crotonese porterebbe forti ripercussioni e incommensurabili danni ambientali. Non si può più indugiare e non si può minimamente barattare la salute dei cittadini per alleggerire le tasche della multinazionale.

 Pertanto, in considerazione di un eventuale cambio di rotta, è necessario che si esprimano tutte le forze politiche (che ahimè oggi non si vedono posizioni ufficiali assunte), la mozione presentata, infatti, vorrà chiedere al Consiglio Comunale di ribadire, ancora una volta il rispetto delle leggi, che consiste nell’adempimento del piano di bonifica POB 2 e del piano voluto dalla regione Calabria, i quali imponevano ad Eni, quale responsabile dell’inquinamento, già condannata al risarcimento, di trasferire i rifiuti fuori regione; dare quindi mandato al sindaco per la prossima Conferenza dei Servizi di esprimere ulteriore diniego allo smaltimento in loco. 

                                                                                                          Iginio Pingitore

                                                                                                 Capogruppo Stanchi dei Soliti 

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