Sondaggio - Ecco per i crotonesi cosa potrebbe diventare Palazzo Milone

Crotone – Sullo scorso numero di CrotoneOk abbiamo dedicato un articolo su uno storico edificio che si erge nel cuore del centro storico: Palazzo Milone. La sua storia é davvero lunga ed é scandita da...

A cura di Redazione
22 maggio 2023 10:15
Sondaggio - Ecco per i crotonesi cosa potrebbe diventare Palazzo Milone -
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Crotone – Sullo scorso numero di CrotoneOk abbiamo dedicato un articolo su uno storico edificio che si erge nel cuore del centro storico: Palazzo Milone. La sua storia é davvero lunga ed é scandita da investimenti e interventi di riqualificazione in realtà iniziati ma mai terminati. L’ex caserma dei Carabinieri non è mai stata riconsegnata alla città. Nel 2014 sembrava essere arrivata la svolta con l’inaugurazione di un locale dedicato alla musica e dato in gestione all’Agorà. In realtà la cooperativa non ha mai potuto usufruire degli spazi per via dei servizi igienici inutilizzabili e altri problemi di manutenzione. Nel 2017 un nuovo annuncio: considerando le difficoltà economiche dell’ente intermedio si decide di puntare, una volta finiti i soliti lavori, alla possibilità di fittare il palazzo in modo da garantire anche entrate utili al bilancio della Provincia.

Di anni da quella proposta ne sono passati quasi sei ma nulla è stato fatto se non l’inserimento dei lavori di recupero nei cosiddetti Cis. La realtà però è un’altra: tolta l’impalcatura lo stabile è rimasto abbandonato e anche accessibile con tutti i rischi che ne derivano in termini di sicurezza. Eppure, come riportato sulle nostre colonne, si potrebbe pensare a un reale rilancio non solo dello stabile ma anche della città vecchia.

Abbiamo così deciso, attraverso il nostro consueto sondaggio, di chiedere ai nostri lettori: Cosa realizzare dentro Palazzo Milone per trasformarlo in un attrattore turistico culturale?
Il 41, 6% ha risposto che vorrebbe realizzare un centro di aggregazione giovanile con spazi per teatro, musica e socialità. Un museo della cultura contadina e degli antichi mestieri è quello che si aspetterebbe di vedere realizzato il 23.38%. Il 16,88% ha scelto invece l’opzione di adibirlo a biblioteca comunale con sale per la lettura e sale multimediali. Il 18,18% invece vorrebbe riprendere un vecchio progetto per realizzare all’interno della struttura l’archivio di stato, dedicando uno spazio anche come biblioteca.

Molti sono stati anche i commenti sui social. I lettori hanno fatto proposte e commentato, segno che effettivamente ridare vita a questa eterna incompiuta significherebbe anche dare un volto diverso a via Milone e in generale alla zona tutta.

Mimmo vorrebbe uno spazio «per la musica e i musicisti con annesso Museo dedicato a Rino Gaetano con sala prove e sala registrazioni e quant’altro per valorizzare i giovani artisti talentuosi della Provincia». Stefano invece propone di «utilizzare la struttura per uffici comunali o provinciali, così da risparmiare sui fitti». Lucia, oltre a chiedere una pronta riqualificazione pensa a un centro diurno: «Potrebbe essere utilizzato per progetti di asociaizoni che si occupano di soggetti fragili, disabili ma anche per contrastare la dispersione scolastica creando magari un luogo ricreativo e di aggregazione per i giovani». C’è chi poi vorrebbe metterlo a disposizone del quartiere, come Francesco: «Per valorizzare il centro storico servirebbe davvero un punto di ritrovo, un posto dove poter allestire mostre, magari di artisti locali che raccontano con le loro opere la storia della nostra città». Uno spazio culturale lo chiede anche Pamela: «Le nostre associazioni spesso non trovano locali idonei per potersi riunire e mandare avanti la propria attività, sarebbe bello dar loro anche solo una stanza». Le fa eco anche Paolo che aggiunge: «Una sede per tutte le associazioni aiuterebbe il fermento culturale».

Insomma tutti chiedono di utilizzare l’edificio per far rinascere il centro e renderlo ancora più accattivante, di progetti ne sono stati presentati tanti, ora sarebbe bene rimboccarsi le maniche, superare i cavilli burocratici, reperire le giuste risorse e lavorare per riconsegnare al territorio una struttura fruibile.

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