Superbonus, si viaggia verso una proroga ai condomini
Non c’è pace per il superbonus. Sul tavolo del governo c’è un corposo dossier. Fatto di numeri preoccupanti per i conti pubblici. Ma anche di un pressing che si intensifica per tutelare i tanti condom...

Non c’è pace per il superbonus. Sul tavolo del governo c’è un corposo dossier. Fatto di numeri preoccupanti per i conti pubblici. Ma anche di un pressing che si intensifica per tutelare i tanti condomini che non riusciranno a completare i lavori entro l’anno.
Uno scenario che si intreccia con il lavoro in corso sulla manovra, già reso difficile dal sentiero stretto delle risorse e con la spada di Damocle del negoziato sul nuovo Patto di stabilità. Il tutto condito dalla polemica politica, con lo scontro ormai aperto tra l’esecutivo che ha da un po’ ha messo nel mirino la misura bandiera del M5s e il leader del Movimento Giuseppe Conte che evidenzia le contraddizioni della maggioranza (“Fdi e Lega nel 2022 chiedevano la proroga”) e avverte il governo: basta “slogan” e “propaganda”.
A dare l’idea del “fardello” del superbonus con cui il governo si trova a fare i conti sono i numeri. “Nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate ci sono ad oggi 142 miliardi di crediti ceduti, non tutti utilizzati. Di questi, 12 sono frodi. Ne rimangono 130: ad oggi ne sono stati portati in compensazione 21. Ne rimangono 109 da portare in compensazione. Questi 109 aumentano di 3,5 miliardi al mese”, fa il punto il sottosegretario all’economia Federico Freni.
“Erano previsti 36 miliardi di spesa e considerando il complesso dei bonus edilizi introdotti dal governo Conte due siamo a oltre 140 miliardi, senza contare le molte irregolarità che sono state trovate”, rincara la dose il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari (FdI). A preoccupare è soprattutto l’impatto che questo macigno rischia di avere sui conti pubblici. Con “un conto da pagare di 109 miliardi”, “la cassa si è aggravata moltissimo, e anche il deficit”, avverte il sottosegretario leghista.