Uno sguardo sul centro storico: quando Vittorio Emanuele III inaugurò il Monumento ai Caduti
“Cotrone non può dimenticare i suoi figli morti sul campo di battaglia, i quali costituiscono il contributo di sangue dato dalla nostra città alla causa dell’unificazione della Patria e del trionfo d...

“Cotrone non può dimenticare i suoi figli morti sul campo di battaglia, i quali costituiscono il contributo di sangue dato dalla nostra città alla causa dell’unificazione della Patria e del trionfo della libertà e della giustizia per tutti“.
Recita cosi il documento con il quale la città di Crotone manifesta la volontà di perpetuare il ricordo dei giovani crotonesi morti sul campo di battaglia della prima Guerra Mondiale, concretizzatasi nel Monumento ai Caduti sito in Piazza Umberto I. Inaugurato nel 1925 alla presenza di Sua Maestà Vittorio Emanuele III, fu realizzato dalla ditta romana di Giuseppe Ciocchetti.
Il nostro sguardo sul centro storico oggi si sposta in Piazza Umberto I, dove sorge il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, e verso cui diverse associazioni locali hanno chiesto alla Soprintendenza di porre il vincolo storico.
Il Monumento ai Caduti, realizzato con 25 mila lire dell’epoca, fu finanziato grazie alle sottoscrizioni dei cittadini e ai fondi messi a disposizione dal Comune. La cittadinanza dimostrò un grande impegno e solidarietà, contribuendo in modo significativo alla realizzazione di questo importante simbolo commemorativo. Questo monumento non solo rappresenta un tributo a coloro che hanno sacrificato la loro vita per la patria, ma è anche un esempio tangibile della coesione e del senso di comunità che caratterizzava la popolazione dell’epoca.
Per celebrare l’inaugurazione del monumento, che si tenne nel marzo del 1925, fu invitato il Re Vittorio Emanuele III, figlio di Umberto I, al quale la piazza che lo ospita è intitolata. Questo evento solenne permise alla cittadinanza di esprimere il proprio profondo e fervido attaccamento alla Dinastia Sabauda, vista come il baluardo supremo della nazione. Le foto d’epoca mostrano una piazza addobbata a festa, con bandiere tricolore e striscioni inneggianti al Re, testimoniando l’entusiasmo e l’orgoglio dei cittadini.

Il monumento stesso fu realizzato a Roma dalla ditta di Giuseppe Ciocchetti, un rinomato scultore e architetto. Ciocchetti, noto per il suo importante laboratorio di scultura, si specializzò nella creazione di monumenti funebri e ai caduti, spesso riproducendo in serie soggetti simili. Questo approccio gli permise di realizzare numerose opere identiche in diverse località, soprattutto per commissioni pubbliche, con una presenza particolarmente significativa nel Meridione. La sua abilità artistica e la qualità delle sue opere hanno lasciato un’impronta duratura nel panorama monumentale italiano.
