Via Crucis - A Steccato di Cutro si ritorna a pregare ad un anno dalla tragedia

Il ritrovo sulla spiaggia dove lo scorso anno, il 26 febbraio, si è consumata la tragedia in cui hanno perso la vita quasi cento persone. C’erano semplici cittadini, i sacerdoti, il sindaco di Cutro,...

A cura di Redazione
18 febbraio 2024 16:25
Via Crucis - A Steccato di Cutro si ritorna a pregare ad un anno dalla tragedia -
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Il ritrovo sulla spiaggia dove lo scorso anno, il 26 febbraio, si è consumata la tragedia in cui hanno perso la vita quasi cento persone. C’erano semplici cittadini, i sacerdoti, il sindaco di Cutro, i pescatori che hanno soccorso i migranti e raccolto i corpi restituiti dal mare, e tutti coloro che hanno voluto condividere la Via della Croce.

L’umanità si è ritrovata la mattina del 26 febbraio 2023 a Steccato, frazione di Cutro in provincia di Crotone, e non si è fermata, soccorrendo migranti e raccogliendo i corpi. Giorni dopo, l’idea di non perdere quei pezzi di legno realizzandone una croce con i resti del barcone, il caicco Summer Love, realizzata dall’artista Castellese Maurizio Giglio.

Tantissima gente ha atteso l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Raffaele Panzetta il quale ha invitato la gente alla preghiera, ricordando non solo coloro che sono morti, ma le vittime di tutte le immani tragedia che si consumano in mare. L’invito del presule è volto all’accoglienza, come è stato fatto dopo i fatti di Cutro in cui i crotonesi hanno accolto i familiari delle vittime, insieme a coloro che si sono salvati.

Gli abitanti di Steccato stanno elaborando quello che è successo e si stanno ponendo mille domande: cosa potevamo fare e cosa possiamo fare?”, è quello che ci ha detto il parroco di Steccato di Cutro don Pasquale Squillacioti, perché il ricordo di quei tragici fatti è ancora vivo.

“Bisogna pregare per assumerci le nostre responsabilità, per chiederci davanti alla parola di Dio che cosa abbiamo fatto in questo anno per fare in modo che questa tragedia non passi senza lasciare una traccia positiva, anche per levare un grido profetico di sdegno – sono le parole del’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Raffaele Panzettaanche per levare un grido profetico di sdegno perché le condizioni mondiali non sono cambiate: nel Mediterraneo la gente continua a morire. Siamo venuti qui per camminare sulle orme di Gesù e proprio camminando sulle sue orme ci rendiamo conto che dobbiamo cambiare e noi credenti dobbiamo dare il nostro contributo. Il Papa nel suo magistero ha dato parole guida: accogliere, difendere, promuovere e integrare. Ci dobbiamo dare da fare affinché questi quattro atteggiamenti strutturiamo le nostre comunità e siano segno”.

Un itinerario con le stazioni della Via Crucis lungo tutto il lungomare di Steccato di Cutro, con la stola rossa indossata dal presule, che raffigura il sangue del martirio, e la croce portata dalla gente delle vicarie della Diocesi.

Danilo Ruberto

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