Viaggio nella musica del passato - Enzo Migliarese: «Siamo stati rivoluzionari»

Crotone – «Sono cresciuto a pane e musica e per anni ho strimpellato la chitarra, mi piaceva e mi divertiva». Inizia così il racconto di Enzo Migliarese, protagonista, questa settimana, del viaggio ne...

A cura di Redazione
10 giugno 2024 15:30
Viaggio nella musica del passato - Enzo Migliarese: «Siamo stati rivoluzionari» -
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Crotone – «Sono cresciuto a pane e musica e per anni ho strimpellato la chitarra, mi piaceva e mi divertiva». Inizia così il racconto di Enzo Migliarese, protagonista, questa settimana, del viaggio nella musica che abbiamo intrapreso attraverso i racconti di chi, negli anni ‘70 e ‘80, ha regalato alla città un grande fermento artistico. Le nuove generazioni forse non sanno che prima di diventare il grande Maestro di oggi, Migliarese si dilettava nella musica e aveva anche classe e talento. Autodidatta, la sua è una storia artistica fatta soprattutto di entusiasmo e voglia di divertirsi insieme a quelli che erano i suoi compagni di musica.

«Per cinque anni ho vissuto in collegio – racconta -, facevo parte del coro e da lì è iniziato tutto. Quando sono tornato a Crotone c’erano già i primi gruppi musicali, ricordo gli Apache, e seguendo il loro percorso, con alcuni amici, abbiamo iniziato anche noi a formare dei gruppetti». La svolta arriva quando il maestro incontra Mario Giordano che tornato dalla Germania in valigia mette anche un nuovo stile musicale da far conoscere ai suoi amici crotonesi: quello di Jimi Hendrix. «Proprio Giordano mi chiese se avessi voluto suonare la batteria nella sua band. Nascono così gli Eyes, il primo gruppo di musica rock-psicadelica a Crotone. Eravamo io, Mario e Mimmo Perziano al basso. Poi il gruppo si è evoluto. Io diventai il chitarrista, alla batteria Santino Crugliano e al basso Giulio Perizano».

Arrivano i primi successi e il trio ben presto si amplia: «Il professor Salvatore Giancotti, che all’epoca faceva l’impresario, iniziò a seguirci – racconta – e si aggiunsero Raffaele Zumpano, che oggi è docente, Piero Prestinice, mio fratello Franco e Mimmo Arena come cantante. Suonammo insieme fino al 1974, più o meno». Poi le strade dei musicisti si sono divise ma il legame di amicizia, consolidato dalla passione per la musica, è rimasto nel cuore di ognuno di loro: «Io – continua Migliarese – mi sono dedicato al Karate e gli Eyes sono stati i miei primi allievi. A distanza di tempo quello che ricordo e che mi porterò sempre dietro, è l’affiatamento che si era creato tra di noi, il brivido di suonare dal vivo davanti a un pubblico vero. La gente partecipava attivamente a qualunque manifestazione. Siamo stati rivoluzionari nella nostra città. Credo – aggiunge sorridendo – di essere stato il primo a suonare la messa beat. Nella chiesa del rione San Francesco, con i gaetanini, ho portato la mia chitarra elettrica e ho suonato il Padre Nostro, un’esperienza bellissima». Di tempo ne è passato, oggi il Maestro Migliarese continua ad insegnare Karate e a seguire tanti ragazzi: «Ai giovani – dice – dico di perseverare in tutto. Chi ha un sogno deve inseguirlo finché non lo raggiunge».
V. R.

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