(VIDEO) Crotone, l'Istituto Vittorio Alfieri celebra la bellezza della diversità

Crotone – Si chiama Stanza Arcobaleno così come è colorato lo spazio dell’Istituto Vittorio Alfieri di Crotone, recuperato e restituito ai bambini con diverse abilità. Il progetto è volto all’inclusio...

A cura di Redazione
11 gennaio 2024 15:30
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Crotone – Si chiama Stanza Arcobaleno così come è colorato lo spazio dell’Istituto Vittorio Alfieri di Crotone, recuperato e restituito ai bambini con diverse abilità. Il progetto è volto all’inclusione, celebrando la diversità, ed è un volano affinchè anche le altre scuole cittadine adottino questa iniziativa di colori, giochi e inclusione.

L’iniziativa è promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Crotone su proposta della Commissaria Valentina Borrelli, che ha trovato il pieno supporto delle colleghe e della presidente Anna Maria Oppido. La commissione era presente stamane, presso l’istituto, in una festa di colori e poesia, e di buoni propositi per la città, insieme alla Dirigente dell’Istituto comprensivo Gisella Parise e dell’assessore alle politiche sociali Filly Pollinzi.

La Scuola Vittorio Alfieri, infatti, fa parte di un progetto della Commissione stessa per realizzare la “stanza arcobaleno”  in tutte le scuole della città, con giochini, peluche, comode poltroncine per bambini, poster e un televisore.

E’ questo quanto dichiarato dalla presidente Anna Maria Oppido: “Un vero gioco di squadra – sono le sue parole – per le scuole della provincia di Crotone però c’è ancora tanto da fare. Come Commissione siamo partiti proprio dall’istruzione – continua a raccontarci – abbiamo sentito la necessità di realizzare questi spazi assenti nelle scuole del meridione, e da qualche parte bisognava pur iniziare”.

“Ritengo sia giusto per gli alunni che hanno difficoltà avere un qualcosa in più, un ambiente accogliente e comodo per ritrovare sè stessi  – ha aggiunto la dirigente dell’Istituto Gisella Parise gli aiuti e gli ausili della Regione ci permetteranno di avere risorse come educatori e figure che possono aiutare i bambini, perchè c’è bisogno di forze competenti”.

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