(VIDEO) La scuola calcio di De Santis e Galardo sta “Crescendo”
Che ci fanno Antonio Galardo e Nino De Santis su un campo di calcio a 5? La curiosità è tanta nel vedere l’ex capitano del Crotone e l’allenatore della Crescendo dialogare fitti fitti al centro del re...

Che ci fanno Antonio Galardo e Nino De Santis su un campo di calcio a 5? La curiosità è tanta nel vedere l’ex capitano del Crotone e l’allenatore della Crescendo dialogare fitti fitti al centro del rettangolo di gioco. Lo abbiamo chiesto direttamente a loro quando sono venuti a trovarci in redazione.
«La Crescendo sta crescendo – ci dice sorridendo Nino De Santis – Ogni anno cerchiamo di migliorarci e quest’anno abbiamo messo la ciliegina sulla torta con l’innesto di Antonio Galardo». Com’è nata questa sinergia? «Con Antonio – ci racconta mister Nino – ci conosciamo da sempre, ci siamo ritrovati e ogni qualvolta lo incontravo gli ripetevo sempre la stessa cosa: Antonio tu devi fare una scuola calcio, perchè i giovani hanno bisogno di te, hanno bisogno di un leader, di un trascinatore e di un esempio».
Cosa cambia con l’entrata in campo di Galardo? «Non cambiano obiettivi – specifica Nino – e finalità della Crescendo, ma cambierà tanto con Antonio in campo. Non cambia il nostro modo di vedere lo sport e di farlo vivere ai ragazzi, che devono divertirsi, imparare a stare in un ambiente sano, imparare attraverso lo sport a rispettare le regole e gli altri, compagni e avversari che siano. Ovviamente saremmo contenti anche di vedere crescere qualche talento e a quel punto, sarà compito di Antonio migliorarlo ed eventualmente dargli delle opportunità».
La Crescendo ha messo in piedi una partnership con l’Empoli, cosa ha portato in più la presenza della squadra toscana? «Innanzitutto ha dato la possibilità ai ragazzi di vivere esperienze uniche, perchè vivono il mondo Empoli con i suoi tornei, i camp e gli stage. C’è stata anche l’opportunità per qualche ragazzo di fare un percorso diverso, più da professionista, ma questo conta poco, perchè i ragazzi devono essenzialmente pensare a divertirsi e poi se si sarà l’occasione li accompagneremo in questa nuova avventura, ma questo dipende da loro».
Per Galardo inizia una nuova sfida: il capitano si rimette in gioco… «Non posso nascondere che mi ha fatto molto piacere essere chiamato da Nino quest’anno, anche se lui era da tempo che insisteva… A me piace stare con i ragazzi, spero di riuscire a dare il mio contributo a questa scuola calcio, che è già ben avviata, con tecnici bravissimi e possiamo dire che ce la metteremo tutta. a me interessa che i ragazzi si divertano, che si faccia aggregazione e di trovare qualche talento perchè Crotone ne ha bisogno».
Quali sono gli obiettivi di questa nuova avventura? «Essenzialmente di far crescere i ragazzi. Sappiamo che non si cresce soltanto con una scuola calcio. Una volta giocavamo per strada e mi piace quando ancora oggi vedo qualche ragazzo giocare in strada, dove sei libero di fare quello che vuoi, ma la scuola calcio è diversa, perchp ti da delle regole, e i ragazzi devono imparare a crescere rispettandole. I nostri obiettivi, quindi, è far crescere i ragazzi in modo adeguato, facendoli divertire e magari sognare anche qualcosa di importante».
Quando indossavi la maglia del Crotone ti sei sempre contraddistinto per la generosità, la corsa, il sacrificio, sono questi i valori che vuoi trasferire ai più giovani? «Io per il Crotone ho dato tutto, uscivo dal campo con la maglia sudata ed ero contento al di là di come avevo giocato, perchè sapevo di aver dato tutto. Ecco io vorrei che i ragazzi imparassero questo. Che nell’ora di allenamento restino concentrati a seguire i tecnici, ma sempre divertendosi», ha concluso Antonio Galardo.