(VIDEO) Mario Nicotera: il cuore della psichiatria crotonese racconta la sua storia
Sono seduto con il mio passato, il mio presente e il mio futuro". Così si è aperto l’intervento del dottor Mario Nicotera, psichiatra di frontiera e padre della psichiatria a Crotone...
“Sono seduto con il mio passato, il mio presente e il mio futuro”. Così si è aperto l’intervento del dottor Mario Nicotera, psichiatra di frontiera e padre della psichiatria a Crotone, durante la presentazione del suo volume “Relazione terapeutica e integrazione dei saperi”, tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la sala consiliare del Comune di Crotone.
Il libro propone una visione ampia e integrata della psichiatria, in cui empatia, ascolto e relazione terapeutica diventano elementi centrali del percorso di cura. Nicotera attraversa decenni di storia della psichiatria italiana, dal manicomio alla legge Basaglia, fino ai reparti moderni, sottolineando l’importanza di superare i dogmatismi per favorire un approccio interdisciplinare.
“Non più psichiatria fatta solo di ideologie o libertà da distribuire. Abbiamo sviluppato tecniche per curare e recuperare”, ha detto Nicotera, richiamando l’evoluzione del pensiero psichiatrico dopo la chiusura dei manicomi.
Accanto a lui, per celebrare la sua opera e il suo contributo storico alla sanità calabrese, erano presenti il sindaco Vincenzo Voce, il dott. Paolo Sesti, dirigente medico psichiatra dell’ASP di Crotone, la dott.ssa Letizia Tiano, direttrice dell’Unità Operativa di Psichiatria, e il dott. Sergio Torchia, già direttore del Dipartimento di Psichiatria.
Il volume, ha spiegato l’autore, nasce dalla necessità di unire i saperi, dalla psicoanalisi alla neurobiologia, dalla psicoterapia alla riabilitazione, per affrontare la complessità della sofferenza psichica in modo autentico e umano.
“Per me la psichiatria è stata una missione. Ho iniziato con una stanzetta e tre persone. Da lì è cominciata la riforma a Crotone”, ha raccontato.
Nicotera ha ricordato l’inizio difficile, i pregiudizi da superare, e l’importanza di ottenere fiducia dai colleghi degli altri reparti ospedalieri. Un lavoro fatto di presenza, fatica, studio e determinazione.
“Non mandavo i giovani. Andavo io a fare le consulenze. Così ho conquistato stima e collaborazione”, ha detto, sottolineando il valore della presenza attiva del medico sul campo.
Tra i momenti più significativi dell’incontro, il racconto della nascita del reparto di psichiatria a Crotone:
“Mi sono battuto per un reparto normale, senza sbarre, con letti veri. Era al terzo piano: il più attrezzato della Calabria. Una rivoluzione vera”.
Non manca uno sguardo al futuro, con un accenno alle nuove sfide dell’intelligenza artificiale e alla necessità di continuare ad arricchire la psichiatria con competenze, ricerca e umanità.
Il pubblico – composto in gran parte da medici e operatori sanitari – ha accolto con calore e attenzione l’intervento di Nicotera, riconoscendo in lui il fondatore e il testimone vivo di un pezzo di storia sanitaria e sociale del territorio.
Il libro “Relazione terapeutica e integrazione dei saperi” diventa così non solo un contributo scientifico, ma anche un invito alla riflessione, per una psichiatria più consapevole, empatica e radicata nel reale.
