(VIDEO) Preghiera e solidarietà: la comunità ucraina di Crotone si unisce per la pace
La guerra divide i popoli e affligge i deboli. Ma a Crotone, la comunità ucraina ha trovato un rifugio sicuro, un luogo dove coltivare la speranza e ricostruire una quotidianità, pur con il cuore rivo...
La guerra divide i popoli e affligge i deboli. Ma a Crotone, la comunità ucraina ha trovato un rifugio sicuro, un luogo dove coltivare la speranza e ricostruire una quotidianità, pur con il cuore rivolto ai propri cari rimasti sotto le bombe.
Numerosi camion di solidarietà partono regolarmente da Crotone verso l’Ucraina, carichi di viveri, vestiti e medicinali, segno tangibile dell’impegno di questa città nel sostenere chi soffre.
Padre Vasyl, sacerdote ucraino di rito greco-bizantino, è da tempo una guida spirituale per la comunità ucraina di Crotone. Celebra da anni presso la chiesa di Santa Maria De Protospataris e, lunedì scorso, in occasione del mese mariano, ha guidato una preghiera per la pace nella chiesa dell’Immacolata, davanti all’icona tanto cara ai crotonesi.
“È sempre bene chiedere il sostegno e aiuto alla Madonna”, ha dichiarato Padre Vasyl, “perché stava sempre al fianco del Figlio e chiedeva tutto ciò che può essere migliore per la salvezza di ogni persona umana. Oggi anche noi chiediamo alla Madonna ospite di ritrovare il più possibile la pace in Ucraina.”
“Pace è giusto,” ha continuato, “che nessuno diventi più una vittima della guerra ingiusta. La Madonna è molto simile a noi perché rappresenta la vicinanza della nostra madre celeste, che sta sempre accanto ai suoi figli e li aiuta. Aiuterà anche i suoi figli qui, affinché possano trovare tutto quello per cui sono migrati: migliorare la propria vita e sostenere i parenti rimasti in Ucraina.”
Alla preghiera ha preso parte il soprano Olga Popowicz, dell’Università di Rzeszów, insieme alla musicista Agnieszka Hoszowska-Jablonska, anch’essa dell’ateneo polacco. Le due artiste saranno protagoniste nei prossimi giorni di concerti di solidarietà nel territorio diocesano, portando la voce e la musica come strumenti di pace e unione.
