(VIDEO) Sospensioni: Arte, Fede e Sapienza in Movimento a Crotone

La Nuova Scuola Pitagorica inaugura un workshop tra artisti, poeti e filosofi per riscoprire la storia e la cultura del territorio

A cura di Redazione
13 dicembre 2025 08:00
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La Nuova Scuola Pitagorica di Crotone inaugura un nuovo percorso culturale con il workshop “Sospensioni: Arte, Fede, Sophia in Movimento”, sottotitolato “Idee e lavoro tra Artisti, Poeti e Filosofi”. Un’iniziativa pensata per intrecciare creatività, spiritualità e filosofia, radicandosi nella tradizione storica e culturale del territorio crotonese.

Curato dall’artista Gaspare Da Brescia, il progetto mira a instaurare un legame profondo con la città e con l’area del Marchesato di Santa Severina. «In questo fine anno la Scuola Pitagora inizia un progetto nuovo per la città, che mira a raccogliere i frutti di un’operazione culturale a lungo termine, con l’obiettivo di radicarsi nel capoluogo e nel Marchesato di Santa Severina», ha spiegato Da Brescia, sottolineando l’ambizione di un percorso che parte dal cuore del centro storico, in Vico Municipio 5, a due passi da piazza Duomo.

Il workshop si propone di rileggere e ricucire una narrazione storica e culturale poco esplorata, portando alla luce temi spesso trascurati e stimolando una riflessione viva sulla realtà sociale e culturale di Crotone. «Non si tratta solo di produrre arte – afferma il Maestro – ma di un’opera di radicamento e di riflessione che guarda al futuro, intrecciando fede, arte e filosofia».

Dal 15 dicembre 2023 al 15 gennaio 2024, la Scuola Pitagorica – nella sede di Vico Municipio 1 – ospiterà un mese di incontri, confronti e processi creativi condivisi. Artisti, poeti e filosofi saranno guidati da Da Brescia in un laboratorio che vuole essere, allo stesso tempo, esperienza comunitaria e ricerca personale.

Ad accogliere i visitatori, nell’androne della nuova sede, c’è anche un presepe particolare, realizzato dallo stesso artista. Non un presepe tradizionale, ma un’opera che vuole raccontare il territorio attraverso il suo tempo geologico. «Il presepe fa parte di quel discorso dedicato al racconto e alla teologia – spiega Da Brescia – ma non ho potuto fare un presepe comune, quello tipicamente francescano e bucolico. Ho realizzato un presepe plestocene: Santa Severina, la Diamantina, sorge su una rupe plestocenica. Tutto intorno alla città di Crotone, tutto intorno al Neto, la Valle del Neto parla di plestocene. Persino il Tempio è di plestocene».

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