(VIDEO) Tre ere in un solo sguardo: la città nascosta di Crotone

Una domenica con l’archeologo Pino Nicoletti a raccontare le tre ere della città

A cura di Redazione
10 novembre 2025 07:00
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Crotone – Sotto via Napoli, a pochi passi dal cuore moderno della città e proprio sotto la sede della BPER Banca, si nasconde un tesoro di pietra e memoria: Crotone sotterranea. Un luogo che, fino a qualche tempo fa, apriva solo su prenotazione per le scuole o per i turisti delle navi da crociera, ma che da oggi spalanca le porte tutti i giorni – escluso il lunedì – per chiunque voglia vivere un viaggio affascinante “sotto i propri piedi”.

Il percorso, curato dal Consorzio Jobel, conduce tra resti greci, romani e medievali, tre ere che raccontano la storia millenaria della città. Pietre, canalette e frammenti di mura restituiscono l’immagine di una Crotone antica, stratificata, viva ancora oggi nella sua materia. Domenica mattina, a guidare i visitatori in questo itinerario, c'è stato l’archeologo Pino Nicoletti, che ha partecipato a tutti gli scavi cittadini e conosce ogni centimetro di quel mondo sommerso.

“Beh, innanzitutto – ci racconta Nicoletti – si tratta di una situazione abbastanza eccezionale. Le possibilità di conservazione dei resti antichi, finora, sono state poche. È sempre difficile conciliare l’edilizia moderna con la tutela di strutture così fragili. Ma qui si è riusciti a farlo.”

L’archeologo invita a considerare la visita come un viaggio a ritroso nel tempo: “Ripercorriamo la storia all’indietro, fino alle origini, fino ai resti dell’antica Croton, che sono abbastanza cospicui. Grazie a questo progetto di valorizzazione, oggi possono essere fruiti e restituiti alla conoscenza e alla cultura dei cittadini. È un modo per capire com’era la vita urbanistica, la struttura di un quartiere della polis antica.”

Nicoletti spiega che i ritrovamenti, avvenuti quasi per caso durante lavori edilizi, hanno aperto uno spiraglio prezioso sulla storia nascosta della città: “Sicuramente verranno scoperti altri frammenti dell’antica Croton, ovunque ci sia spazio per nuove indagini. L’intera area pianeggiante della città, e persino oltre la linea dell’Esaro, era occupata da un grande insediamento, una vera e propria metropoli.”

E conclude con un auspicio: “Ogni scavo, ogni pietra riportata alla luce, ci aiuta a evidenziare le tracce del tessuto urbano, o magari strutture pubbliche di grande interesse. È la nostra storia che riaffiora, e che finalmente può essere condivisa.”

Crotone sotterranea, dunque, non è solo un sito archeologico: è una porta sul passato, un ponte tra la città che fu e quella che continua a crescere sopra di essa.

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