(Video) Un Anno di CrotoneOk - Tomaino: «La vertenza Abramo modello virtuoso da difendere e replicare»
Crotone - Tra i protagonisti della serata di Un Anno di Crotone anche il segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino. A lui è stato consegnato...
Crotone – Tra i protagonisti della serata di Un Anno di Crotone anche il segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino. A lui è stato consegnato il Premio messaggioOk. Una scelta dettata dalla risoluzione della vertenza degli ex lavoratori Abramo Cc. Una storia che è stata emotivamente bella da raccontare, soprattutto per il successo finale, ma forse ancora più emotivamente coinvolgente per chi l’ha vissuta in prima persona. Il successo di questa vertenza merita un’approfondita riflessione, perchè se dopo otto lunghi anni di sofferenze per i tanti lavoratori coinvolti, si è riusciti a scrivere un lieto fine lo si deve all’unità di intenti che ad un certo punto ha legato Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone, parti sociali e sindacati.
Tomaino, questa filosofia, ha saputo incarnarla, nutrirla e portarla avanti anche quando il sole del successo era nascosto dalle nubi del fallimento.
«Una storia appassionante – ha spiegato Tomaino -, inizialmente triste quando quei lavoratori erano fantasmi per tutti, anche per le istituzioni. La loro tenacia, il coraggio, la voglia di lottare per la loro dignità ha richiamato l’attenzione delle istituzioni e con loro, noi parti datariali, siamo risuciti a stare insieme e a trasformare una criticità in una grande opportunità.
Il messaggioOk 2024 – ha aggiunto – ho il privilegio di ritirarlo ma è un messaggio culturale che, grazie alla redazione di CrotoneOk, mi sento di lanciare al territorio. Questo modello di agire, questo gioco di squadra deve essere un esempio virtuoso di cui dobbiamo essere gelosi e promotori per risolvere le grandi questioni del territorio, cominciando dalla bonifica costruendo una grande opportunità di sviluppo attraverso gli investimenti dell’Eni».
Tomaino è stato anche tra i protagonisti di uno dei due tavoli tematici svolti nel corso dell’evento che ha visto protagonisti gli studenti: «Abbiamo incontrato i giovani – ha detto – a cui spesso diciamo siete la nostra forza ma dovremmo fare un po’ di autocritica. Dobbiamo vaccinarli contro i mali culturali di questo territorio: l’individualismo, l’invidia, la lotta di tutto contro tutti, e lanciare questo modello di concertazione e di comunità di intenti che deve offrire proprio ai giovani un modello di sviluppo che sfrutta le vocazioni e le potenzialità di questo territorio».