(VIDEO) Un branco di speranza: giovani delfini avvistati al Largo di Crotone
L’entusiasmo a bordo della Lady Anna S., l’imbarcazione da ricerca scientifica del Circolo per l’Ambiente Ibis, è alle stelle. Le prime spedizioni della campagna estiva, dedicata alla salvaguardia del...
L’entusiasmo a bordo della Lady Anna S., l’imbarcazione da ricerca scientifica del Circolo per l’Ambiente Ibis, è alle stelle. Le prime spedizioni della campagna estiva, dedicata alla salvaguardia del prezioso ecosistema marino e alla lotta contro il devastante fenomeno del bycatch, hanno portato a una scoperta di straordinaria importanza: l’individuazione di un vivace branco di tursiopi (Tursiops truncatus) nelle acque cristalline a nord della costa crotonese.
Il tursiope, questo affascinante cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia dei Delfinidi, si conferma ancora una volta come un simbolo della ricchezza biologica del nostro Mediterraneo. Tra le poche specie di delfinidi capaci di adattarsi alla cattività, il Tursiops truncatus è il più studiato al mondo e tristemente il più comune nei delfinari. La sua presenza in tutti i mari del globo, ad eccezione delle gelide zone artiche e antartiche, sottolinea la sua notevole adattabilità.
Un Corpo Perfettamente Adattato alla Vita Marina
Il tursiope sfoggia un corpo fusiforme, un vero capolavoro dell’evoluzione convergente che gli conferisce eccezionale idrodinamicità. La sua pelle liscia, quasi completamente priva di peli, è di un elegante colore grigio sul dorso che sfuma in un bianco candido sul ventre, una colorazione mimetica che lo rende difficile da individuare.
Sul capo spicca un melone pronunciato, fondamentale per l’ecolocalizzazione, e un rostro corto e tozzo. Proprio la conformazione “troncata” del rostro ha ispirato l’aggettivo latino truncatus. La sua espressione caratteristica, un “sorriso permanente”, è dovuta all’immobilità delle mascelle.
Le pinne pettorali fungono da stabilizzatori, la pinna dorsale garantisce equilibrio, mentre la potente pinna caudale lo spinge agilmente nell’acqua. È interessante notare come le pinne pettorali conservino ossa omologhe a quelle dei mammiferi terrestri, testimonianza dell’evoluzione dei cetacei. In Giappone è stato persino documentato un esemplare con pinne aggiuntive vicino alla coda.
Un Mondo Sociale Sofisticato: Comportamento e Comunicazione
I tursiopi sono creature profondamente sociali, organizzate in gruppi chiamati “pod“, spesso formati da femmine con piccoli. I maschi possono unirsi in alleanze o addirittura in super-alleanze per accedere alle femmine. Le femmine costruiscono reti sociali complesse, probabilmente per la protezione dei piccoli.
La comunicazione è articolata: emettono fischi individuali (“signature whistle”), click per l’ecolocalizzazione, e scricchiolii. Alcuni tursiopi sono stati osservati mentre usano strumenti, come spugne marine per proteggere il rostro durante la caccia.
Sono anche noti per la loro giocosità e le acrobazie spettacolari: salti, “camminate” sulla coda, e surf sulle onde delle imbarcazioni.
Giovani Speranze: Un Segnale Vitale per il Nostro Mare
L’avvistamento di un branco composto da giovani esemplari a nord di Crotone è un segno di speranza per il nostro mare. Indica che questa zona offre condizioni favorevoli alla riproduzione e alla crescita di questa specie iconica, suggerendo una relativa vitalità dell’ecosistema marino locale.
Minacce Incombenti: Un Futuro Ancora Incerto
Nonostante l’entusiasmo, i tursiopi continuano a fronteggiare gravi minacce:
- Bycatch: cattura accidentale nelle reti da pesca
- Inquinamento acustico: interferisce con comunicazione e caccia
- Inquinamento chimico: accumulo di tossine nei tessuti
- Sovrapesca: riduzione della disponibilità di prede
- Collisioni con imbarcazioni