Centro storico di Crotone, l’appello dal quartiere che muore

«Risse quotidiane, sporcizia diffusa e cittadini reclusi in casa dalla paura. Serve un intervento immediato», denuncia Spanò al Ministero dell’Interno

A cura di Redazione
30 dicembre 2025 11:16
Centro storico di Crotone, l’appello dal quartiere che muore -
Condividi

Disagi profondi nel Centro Storico di Crotone tra sporcizia, abbandono, insicurezza e perfino episodi di animali randagi maltrattati e gatti uccisi, segnalati dai residenti come ulteriore testimonianza del clima di violenza e degrado. È questo il contesto descritto nella lettera inviata dal Presidente del Comitato Centro Storico, Cesare Spanò, al Sottosegretario all’Interno, On. Wanda Ferro, con la quale si chiede un intervento urgente del Ministero dell’Interno per fronteggiare la situazione diventata insostenibile. Nel documento vengono raccontati risse notturne, spaccio, microcriminalità, emergenza igienico-sanitaria, assenza di controlli e mancata tutela del patrimonio storico e culturale. La lettera nasce dall’esasperazione dei cittadini e dalla necessità di riportare attenzione istituzionale su un’area che, secondo il Comitato, rischia un definitivo svuotamento sociale e civile, oltre a un collasso identitario.

«On. Wanda Ferro, mi rivolgo a Lei per segnalare una situazione che nel Centro Storico di Crotone ha ormai assunto i contorni di una grave emergenza di ordine pubblico, con cittadini allo stremo e condizioni di vita profondamente compromesse», scrive Spanò, ricordando che oggi nell’area risiedono circa 2.200 persone in 1.130 famiglie, un numero dimezzato in vent’anni a causa di un contesto ormai percepito come insicuro, degradato e privo di adeguato controllo.

«La notte è il momento peggiore», sottolinea la lettera, descrivendo come il quartiere si trasformi in «un’area di fatto priva di presidio» dove si registrano risse quotidiane, urla, aggressioni e comportamenti violenti. «I residenti vivono in una paura costante, non riescono a dormire e temono per la propria incolumità. Gli anziani sono reclusi in casa, le famiglie esasperate, i cittadini psicologicamente provati».

Parallelamente, sono ampiamente visibili spaccio di stupefacenti, prostituzione e microcriminalità, fenomeni che avvengono alla luce del giorno e sotto gli occhi dei residenti, alimentando «una percezione diffusa di assenza dello Stato e di perdita della legalità».

Il quadro igienico-sanitario viene definito «estremamente critico»: strade invase da rifiuti, cattivi odori persistenti, sporcizia diffusa, deiezioni animali e, non di rado, umane, impediscono persino il semplice passaggio pedonale e pongono seri rischi per la salute pubblica.

La questione abitativa riguarda in larga parte cittadini stranieri costretti a vivere in condizioni descritte come «indegne e pericolose», in bassi umidi, soffitte senza aerazione e immobili pericolanti affittati a un numero eccessivo di persone. «Tali condizioni ledono la dignità umana e rappresentano un pericolo concreto per l’incolumità pubblica», aggiunge il Comitato.

Non va meglio sul piano della tutela culturale: «totale assenza di vigilanza», edifici storici senza manutenzione né protezione, e il rischio concreto di perdere un patrimonio architettonico unico. «L’indifferenza istituzionale contribuisce a rendere il quartiere non solo insicuro, ma anche culturalmente impoverito», denuncia Spanò.

Il messaggio finale è diretto e senza sconti: «I residenti del Centro Storico sono stanchi, esasperati e sfiduciati. Non chiedono interventi simbolici, ma azioni immediate, strutturate e visibili». La richiesta al Governo è chiara: presidio stabile delle forze dell’ordine, controlli coordinati contro criminalità e degrado, ripristino della legalità e interventi con la Soprintendenza per salvare ciò che resta del patrimonio storico.

«Il Centro Storico di Crotone non può essere ulteriormente abbandonato. Ogni ritardo rischia di aggravare una situazione già al limite, con conseguenze potenzialmente irreversibili», conclude Spanò, esprimendo fiducia nella sensibilità istituzionale dell’On. Wanda Ferro e attendendo un riscontro urgente.

Il futuro del quartiere, ora, sembra legato alla capacità delle istituzioni di rispondere con decisione. Servono fatti, non promesse, dicono i residenti. E il Centro Storico attende.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk