Crotone – Con l’acqua di Congesi vengono a galla tutte le contraddizioni del centrodestra

Crotone – Con l’acqua di Congesi vengono a galla tutte le contraddizioni del centrodestra

Crotone – Congesi e il suo stato di salute costituiscono, solo all’apparenza, l’argomento di confronto che una parte dell’opposizione ha sollevato per mettere in difficoltà l’amministrazione Voce, ma in realtà dalle acque di Congesi emergono tutte le contraddizioni del centrodestra crotonese.

Ma andiamo per passi e limitiamoci, per ora, alla pura cronaca. Nella serata di ieri, Antonio Manica, ex candidato a sindaco del centrodestra alle precedenti elezioni, ha inviato alla stampa una richiesta di consiglio comunale a firma di dieci consiglieri d’opposizione (Alessia Le Rose, Fabio Manica, Enrico Pedace, Carmen Giancotti, Danilo Arcuri, Anna Cantafora, Marisa Luana Cavallo, Fabrizio Meo, Salvatore Riga) più Dalila Venneri.

Le motivazioni per la richiesta della seduta straordinaria dell’assise cittadina, ci sono tutte, infatti “dalla lettura del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di CON.GE.SI., – c’è scritto nella richiesta inviata da Manica – si evince un aggravamento della pregressa situazione debitoria del consorzio (C. 45.270.766,00) e l’incapacità dello stesso di farvi fronte per la scarsa liquidità, ulteriormente peggiorata dalla pessima capacità di riscossione dell’ente (€. 42.952.826 00 crediti non riscossi), per come precisato dalla relazione sulla gestione allegata al bilancio;

tale grave crisi di liquidità non consente, allo stato, il rispetto del requisito della continuità aziendale, così come disciplinato dall’art. 2423 bis Cod. Civ. onde in uno con I’assenza di un piano di risanamento, gli equilibri di bilancio del comune di Crotone, quale socio di maggioranza, appaiono fortemente esposti ad un grave rischio di tenuta risultando, peraltro, gli accantonamenti all’uopo per legge previsti nel proprio bilancio, al Fondo Rischi per Perdite Partecipate, di importo manifestamente inadeguato;

l’Amministrazione comunale in carica è responsabile della violazione dell’art. 14, comma 6, del T.U.S.P. n. 175/2016, avendo mantenuto la partecipazione in CON.GESI nonostante il divieto imposto da detta norma, nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, di mantenere partecipazioni in società che gestiscano i medesimi servizi di quella in precedenza fallita, nel caso di specie, SOAKRO s.p.a., dichiarata fallita nell’anno 2016″.

Sin qui nulla osta… anzi… i temi trattati dai firmatari della richiesta sono seri e potrebbero mettere in seria difficoltà la Giunta Voce.

Le reazioni

Ma qui, e per l’ennesima volta, scoppiano tutte le contraddizioni di un centrodestra crotonese che non è mai riuscito ad essere tale.

Cerchiamo di capirne di più.

Dall’iniziativa di Antonio Manica vengono, preventivamente, esclusi alcuni consiglieri d’opposizione e per ragioni diverse. Tesoriere e la Marrelli non vengono chiamati perchè considerati “stampella” della maggioranza Voce, Antonio Megna, che comunque del centrodestra non fa parte, viene tenuto ai margini, ma il nome che fa più clamore nell’esclusione è quello di Giuseppe Fiorino che, tra l’altro, è anche il vice presidente della Provincia di Crotone, a guida centrodestra.

Ora che Antonio Manica faccia da “censore” dell’ambiguità politica appare un tantinello forzato come atteggiamento, dopo essere stato il protagonista di una clamorosa conferenza stampa, accanto a Mario Megna (poi passato in maggioranza) e al coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino, in cui annunciava il sostegno suo e del suo partito alla giunta Voce, ma in questo contesto ci sta tutto e il contrario di tutto.

Un’oretta dopo la comunicazione di Antonio Manica, arriva una precisazione da parte del Consigliere Pedace (Consenso) che dichiara testualmente “relativamente alla firma posta sul documento per discutere di Congesi, chiarisce che pur condividendo i contenuti del documento sottoscritto, non approva la modalità di raccolta delle firme che vede esclusi, su tutti, il Consigliere Comunale Giuseppe Fiorino, di Città Futura, al quale mi lega rispetto politico, amicizia personale e, soprattutto alleanza politica per quelle che saranno le prossime ed impegnative sfide elettorali. Tentativi maldestri di divisione, tra e nella minoranza, non mi appartengono e mi sottraggo da subito. In Consiglio Comunale , se dovesse esserci la discussione, chiarirò la posizione del gruppo che rappresento e soprattutto paleserò, laddove Ve ne fosse necessità, l’alleanza politica con Città Futura. Sono certo che non passerà inosservato quanto successo oggi e si apre uno spartiacque che solo la politica seria, e non questa, alla quale faccio appello, potrà sanare”.

Pedace quindi entra in soccorso di Fiorino, dando anche una notizia di non poca importanza, cioè che tra Consenso e Città Futura c’è un accordo politico per le prossime amministrative di Crotone (2025), peccato però che lo stesso Enrico Pedace, come ci raccontano alcuni firmatari, sia stato tra i promotori della iniziativa di Manica e tra quelli che hanno proprio raccolto le firme sul documento. Che anche lui abbia dimenticato di chiamare l’alleato Fiorino e che quest’ultimo sia solo la vittima di una amnesia collettiva?

Oppure è giunto il momento della resa dei conti in Forza Italia, ring il palazzo della Provincia con il presidente Sergio Ferrari, non figura super partes tra i contendenti (Fiorino – Pedace contro Manica – Manica), ma sostenitore di Fabio Manica contro il suo vicepresidente (Fiorino). Una diatriba nata dopo l’eclissi di Sergio Torromino che prima ha fatto da catalizzatore dei suoi oppositori interni (tutti contro Sergio), mentre oggi, con il tramonto politico dell’imprenditore crotonese, si è dato vita ad un tutti contro tutti.

Se tutto questo non bastasse, ad intorpidire ancora di più le acque di questo nostrano centrodestra arriva il comunicato di Andrea Tesoriere (Capogruppo Forza Azzurri).

“Ho appreso con sommo stupore dell’iniziativa intrapresa da colleghi consiglieri circa la convocazione di un consiglio straordinario sulla grave situazione della partecipata Congesi.
Tale iniziativa non è stata sottoposta all’attenzione del sottoscritto ma anche di altra parte della minoranza.
Ciò rappresenta un maldestro tentativo di delegittimare la minoranza eletta sul campo alle scorse elezioni amministrative oltre che un tentativo di fuga solitaria dal
mero sapore di protagonismo.
Queste iniziative mirano esclusivamente a spaccare l’area di centrodestra alla quale il sottoscritto fa attivamente parte.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni pertanto sarà opportuno convocare tutte le forze di opposizione dell’area di centrodestra per concertare una linea evidentemente comune scevra dalle logiche del personalismo e del protagonismo.
In mancanza ogni forza politica di opposizione si determinerà autonomamente assumendosene la piena responsabilità”.

Che l’appello alle forse di opposizione arrivi proprio da Tesoriere fa un po’ sorridere, visto che il consigliere  di Forza Azzurri, negli ultimi consigli comunali ha contribuito, restando in aula, al mantenimento del numero legale, senza neanche sentire l’esigenza di dover spiegare politicamente le ragioni di queste azioni, ma tant’è…

La crisi dei partiti

La  cosa che appare a tutti sconcertante è che tutte queste dinamiche e tutto questo dibattito avvenga nel totale silenzio dei partiti di Centrodestra, quasi come se l’argomento non li toccasse.

Forza Italia è ancora di più rispetto al passato un “partito liquido” dove tutti e chiunque, senza neanche sottoscrivere l’adesione al partito, dicono la qualunque.

Fratelli d’Italia è troppo impelagato nelle beghe interne, tra un commissariamento e l’altro, e nell’organizzazione del solito congresso, con tradizionale conta delle tessere, una ritualità così antica che lascia tutti perplessi, ma che costringe il partito della Meloni a svolgere il ruolo di attore non protagonista della politica crotonese.

La Lega non pervenuta. Del segretario provinciale Daniele non si ha traccia, mentre la consigliera comunale Marisa Cavallo soffre di solitudine “crotoniate”, ma per fortuna al suo fianco ci sono gli amici di sempre di “Popolo e Identità”.

Noi con l’Italia sta attendendo il ritorno a Crotone del commissario regionale Antonello Talerico, che magari avrà in mentre una nuova strategia per chiedere un assessore a Voce, strategia discussa anticipatamente con il suo fido consulente Mario Megna.

Obiettivo Amministrative 2025

Ed in tutto questo, a settembre 2025 (tra soli 24 mesi) si voterà per il rinnovo del Consiglio comunale di Crotone e prima ancora, molto probabilmente, per eleggere il Consiglio provinciale. Le grandi manovre sono iniziate, le guerre sono scoppiate, ma la confusione regna sovrana.

 

 




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