Crotone si prepara a celebrare la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Domenica 5 ottobre la Santa Messa internazionale nella parrocchia Santa Maria del Carmelo

A cura di Redazione
01 ottobre 2025 12:31
Crotone si prepara a celebrare la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato -
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CROTONE – Sarà una domenica di preghiera e di riflessione quella del 5 ottobre 2025, quando la comunità diocesana si ritroverà per celebrare la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, appuntamento giubilare che quest’anno porta il tema: “Migranti, missionari di speranza”.

L’evento, promosso dall’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina insieme all’Ufficio di Pastorale Migratoria-Migrantes, avrà il suo momento centrale alle ore 19.00 nella chiesa di Santa Maria del Carmelo guidata da don Stefano Cava, con la Solenne Celebrazione Eucaristica Internazionale presieduta dall’arcivescovo mons. Alberto Torriani.

La giornata, tuttavia, inizierà già nel pomeriggio con le confessioni e i momenti di ascolto in diverse lingue (inglese, francese, spagnolo e ucraino) dalle 17.30 alle 18.30 nei locali parrocchiali. Alle 18.30, in chiesa, seguirà l’introduzione e la preghiera giubilare multilingue, per vivere un’esperienza comunitaria e universale di fede e accoglienza.

La celebrazione di domenica sarà occasione di preghiera per tutti i migranti e i rifugiati, ma anche per la pace nel mondo, in particolare nelle aree martoriate dalla guerra come Ucraina, Gaza e Sudan, ricordando i missionari e le missionarie che ogni giorno operano nelle terre più difficili.

«Questa celebrazione è un’occasione importante per incontrarci e per pregare insieme, affinché la grazia di Dio possa ricolmare di benedizioni la nostra vita, le nostre famiglie, i nostri popoli» – ci ha detto suor Loredana Pisani, che invita a vivere con intensità questa giornata speciale.

La religiosa richiama anche il messaggio di Papa Leone XIV per la Giornata 2025: «Siamo tutti chiamati ad essere missionari di speranza. Perché tutti, in modo diverso, siamo migranti su questa terra».

E aggiunge: «Chi porta Cristo nella propria vita può condividere ovunque egli vada la speranza viva proveniente da Lui, la sola che costruisce la pace vera. La guerra si conduce con tattiche che mirano unicamente alla distruzione e alla prevaricazione sull’altro. La pace, invece, si costruisce con il dialogo, un dialogo rispettoso dell’altro, delle diversità e delle identità culturali, sociali e religiose».

Suor Loredana Pisani evidenzia come il cammino dell’interculturalità sia impegnativo ma necessario: «È bene adoperarsi tutti a percorrerlo, ad affrontare con coraggio le sfide, avendo nel cuore l’obiettivo di una società più umana e quindi più giusta. I nostri giovani hanno bisogno di proposte di pace e di fratellanza».

Infine, un appello che diventa anche impegno cristiano: «Dal momento che tutti siamo migranti in qualche modo, non dobbiamo mai dimenticare di portare con noi la speranza di Cristo, la speranza di una vita buona, fraterna e solidale con tutti. La speranza concreta che l’amore è più forte di ogni forma di morte, come ci ricorda il dono della Risurrezione. Domenica sera – conclude – ricorderemo nella preghiera tutti i migranti, tutti i missionari e invocheremo la pace, costruendo anche qui a Crotone relazioni di fraternità verso tutti e con tutti».

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