Il crotonese Giuseppe Scuteri tra il ritmo della batteria e la poesia dell’anima

Il musicista e scrittore racconta il suo viaggio interiore fatto di percussioni, parole e pensiero filosofico, dove ogni emozione si trasforma in arte

A cura di Redazione
23 settembre 2025 14:00
Il crotonese Giuseppe Scuteri tra il ritmo della batteria e la poesia dell’anima -
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Crotone - Il ritmo della batteria e la delicatezza della poesia si fondono nell’anima artistica di Giuseppe Scuteri, musicista e scrittore che condivide con noi il suo viaggio tra musica, emozioni e riflessioni profonde. Attraverso una passione che nasce sin dall’infanzia, Scuteri ha costruito un percorso che unisce l’energia dello strumento a percussione con la forza della parola scritta, intrecciando filosofia e letteratura per dar vita a un linguaggio espressivo autentico e personale. Giuseppe racconta di aver trovato nella scrittura, fin dall’età di 15 anni, un modo per sfogarsi e dare voce alle proprie emozioni.“Ho iniziato principalmente con la poesia,” spiega, “ma l’idea di scrivere testi musicali è nata grazie a una collaborazione con un caro amico e pianista, Gabriele Pupa.” Oggi la scrittura rappresenta per lui un mezzo imprescindibile per esprimere i propri sentimenti in modo autentico. La batteria, invece, è entrata nella sua vita a soli 10 anni e da allora non l’ha mai lasciata. Per Giuseppe, questo strumento non è solo un oggetto musicale, ma una vera e propria compagna di vita. “Quando scrivo seguo una metrica precisa, come se stessi componendo una partitura per batteria.” Ogni testo è parte di sé, un frammento della sua esperienza personale. “Non faccio differenza tra i miei scritti: ognuno parla di me. Prima di pensare alla musica, c’è sempre la necessità di mettere a nudo il mio stato d’animo.”

Nel momento della scrittura, la mente di Giuseppe si libera dalle catene di insicurezze, dolore e frustrazione.
“L’unica chiave che mi permette di liberarla è la penna. Non parto mai da una parola precisa, ma da sensazioni vissute che si trasformano dall’astrazione alla concretezza, dalla mente al foglio.”

Le sue influenze musicali affondano le radici nel talento del Maestro Tullio De Piscopo, che definisce “il mio padre musicale,” e nel suo insegnante Davide Calabretta, a cui dedica stima e ammirazione. Sul fronte letterario e filosofico, il linguaggio di Giuseppe è nutrito da autori come Nietzsche, Schopenhauer, Dostoevskij e Tolstoj. “Questi scrittori mi hanno accompagnato grazie alla loro profonda consapevolezza della vita, diventando una fonte inesauribile di ispirazione per i miei testi.” Attraverso questa narrazione, Giuseppe Scuteri ci offre uno sguardo autentico sulla sua creatività, fatta di ritmo e parole, di musica e pensieri profondi. Un viaggio che racconta non solo la sua arte, ma anche la sua umanità.

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