Modifiche al codice della strada: «Ragazzi, alla guida usate la testa e la prudenza»

Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri per modificare il codice della strada ha trovato ampia approvazione da più parti. Per capire concretamente cosa cambierà soprattutto per gli au...

A cura di Redazione
19 luglio 2023 08:00
Modifiche al codice della strada: «Ragazzi, alla guida usate la testa e la prudenza» -
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Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri per modificare il codice della strada ha trovato ampia approvazione da più parti. Per capire concretamente cosa cambierà soprattutto per gli automobilisti e i neo patentati, abbiamo intervistato Fabio Vrenna della scuola guida Crotonese.

Fabio Vrenna, istruttore di scuola guida

Cosa cambierà se dovesse entrare in vigore il nuovo codice della strada?

Le novità sono tante. In primis cambierà tutto per i neo-patentati. Per i primi tre anni non potranno guidare auto che superano i 70kw di potenza. Una regola che forse penalizza le famiglie ma tutti sappiamo che la medicina va presa per guarire. Un ragazzo che ha preso la patente da un anno non può guidare un auto di grossa cilindrata! Qui parliamo di sicurezza stradale che coinvolge tutti. Troppo spesso, per usare una metafora, si danno in mano missili senza licenza.

Un’altra novità riguarda i monopattini.

Esatto. Avranno bisogno di targa, assicurazione e frecce. Ci sarà sicuramente una riduzione drastica di questi veicoli in giro per le città.

Era un cambiamento necessario?

Il codice della strada andava rivisto in queste forme. In questo caso il Ministro di riferimento ha capito che c’è un problema di sicurezza stradale. Penso ad esempio proprio alla circolazione selvaggia dei monopattini, un veicolo instabile utilizzato davvero senza regole sulle strade e sui marciapiedi. è giusto insomma dare un freno.
Cosa ti senti di dire ai ragazzi, a chi ha appena conseguito la patente o a chi si appresta a iniziare la scuola guida?
Ribadisco quello che dico loro tutti i giorni da genitore e non solo da insegnante: usate la testa e la prudenza. è facile accelerare perché è bello, ma il problema poi sta nel frenare, nel controllare.

Da anni sentiamo parlare della cultura della sicurezza stradale, come la percepiscono i giovani?

Purtroppo penso che proprio i ragazzi siano ancora troppo indisciplinati. Parliamo di ragazzi di 18 anni che entrano in questa nuova dimensione ma non si rendono conto dei reali pericoli che si corrono alla guida.

Come intervenire su questo?

Bisognerebbe intervenire su un altro articolo del codice della strada: bisogna dare la possibilità ai ragazzi di iniziare a guidare prima dei 18 anni, come si fa già in altri Stati, in Francia ad esempio a 16 anni. Qui in Italia è possibile mettersi alla guida con un tutore, ovviamente, già a 17 anni con la patente A1 della moto. Si chiama Guida accompagnata. Credo che questa, a mio avviso, sia la terapia giusta. perché si dà la possibilità ai giovani di fare ben due anni di pratica. Oggi, e parlo da istruttore, spesso i genitori pensano che i figli siano piloti già con trenta guide. No! Non funziona così. I genitori devono armarsi di una grande pazienza, lo so, lo faccio anche io da papà, ma i ragazzi devono guidare tutti i giorni insieme a loro. L’esperienza è la giusta prevenzione, più guidi più capisci gli errori degli altri alla guida.

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