Pallagorio, proiezione del docufilm UDHA : un viaggio nel cuore della diaspora Arbëreshe

Un incontro che ha acceso i riflettori sulla memoria storica e culturale delle comunità arbëreshe, radicate in Sicilia e Calabria, e sull’importanza di preservare e tramandare la loro lingua e le tradizioni

A cura di Redazione
07 settembre 2025 19:00
Pallagorio, proiezione del docufilm UDHA : un viaggio nel cuore della diaspora Arbëreshe -
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Pallagorio - La proiezione del docufilm UDHA – Një gjak, një gjuhë, një besë di Alessandro Ferrantelli ha emozionato e coinvolto il pubblico del MUZÉ Spazio Arbëria di Pallagorio, in una serata ricca di storia, identità e riflessioni sul futuro. Un incontro che ha acceso i riflettori sulla memoria storica e culturale delle comunità arbëreshe, radicate in Sicilia e Calabria, e sull’importanza di preservare e tramandare la loro lingua e le tradizioni.

Il documentario ha accompagnato gli spettatori in un viaggio profondo alla scoperta delle radici della diaspora albanese in Italia, un popolo che da secoli mantiene un legame indissolubile con la propria lingua, il proprio sangue e la propria fede. Le immagini e le testimonianze raccolte nel film hanno raccontato storie di resistenza culturale, di un’identità che continua a vivere e a rinnovarsi, nonostante le difficoltà del tempo.

Al termine della proiezione, si è svolto un dibattito coinvolgente con la partecipazione di Arbër Agalliu, Alessandro Ferrantelli, Noemi Spinetti e Antonio Fraietta, moderato da Ursula Basta. Il dialogo ha messo al centro un tema fondamentale: l'urgenza di preservare la lingua arbëreshe, pilastro centrale di un’identità che non solo appartiene a una comunità, ma arricchisce e connette l’intera storia condivisa del nostro paese.

Il confronto ha sottolineato quanto il valore delle comunità arbëreshe vada oltre i confini regionali e nazionali, rappresentando una parte integrante di un patrimonio che, come ha affermato uno degli intervenuti, "non appartiene solo a loro, ma a tutta la nostra storia comune". Un monito che l’identità culturale è un ponte tra passato e futuro, un legame da custodire gelosamente per le generazioni a venire.

La serata, intensa e significativa, ha lasciato un segno profondo, rafforzando la consapevolezza che la lingua, la cultura e la memoria storica sono strumenti essenziali per costruire un futuro che rispetti e valorizzi la ricchezza del nostro passato. Un incontro che ha celebrato la bellezza della diversità e il valore della tradizione come fondamenta di una società più inclusiva e consapevole.

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