Pasolini e la profezia su Cutro: un convegno a 50 anni dalla morte del poeta
Il Centro studi Diego Tajani celebra il legame tra il regista e la Calabria con Calopresti, Caligiuri e Fanelli. Proiezioni, reading e una passeggiata letteraria sui calanchi del Marchesato
CUTRO – A cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il Centro studi e ricerche Diego Tajani promuove un evento speciale dal titolo “Pasolini e la profezia su Cutro”, per ricordare la figura del poeta, scrittore e regista che più di ogni altro ha saputo leggere e raccontare le contraddizioni dell’Italia del Novecento.
Il convegno si terrà il 2 novembre, nella sala Falcone e Borsellino di Cutro, a partire dalle ore 9.30, con un ricco parterre di ospiti. Interverranno Mario Caligiuri, docente di Pedagogia generale all’Università della Calabria e curatore del volume “Pasolini ‘cattivo’ maestro” (Rubbettino, 2024); Carlo Fanelli, docente di Discipline dello spettacolo (UniCal) e autore di “Pasolini e la Calabria” (Pellegrini, 2023); e Mimmo Calopresti, regista del docufilm “Cutro, Calabria, Italia”, vincitore dei Nastri d’Argento 2025, che intreccia i versi e le immagini del “Vangelo secondo Matteo” con la tragedia del naufragio del 26 febbraio 2023.
Previsti anche un reading dell’attore Carlo Gallo e la testimonianza di Luigi Chiellino. I saluti istituzionali saranno affidati al viceprefetto aggiunto Zaccaria Sica, commissario straordinario del Comune di Cutro, e al senatore Maurizio Mesoraca, presidente del Centro studi Tajani. I lavori saranno coordinati dal giornalista Antonio Anastasi.
Il convegno si inserisce in un più ampio programma di iniziative che comprendono la proiezione del film “Il Vangelo secondo Matteo”, dal 31 ottobre al 2 novembre in piazza Rino Gaetano (ore 18), e la passeggiata letteraria “Sulle dune di Pasolini”, organizzata dall’associazione Calanchi del Marchesato, in programma il 9 novembre (raduno alle ore 9.30 in via Barbara Micarelli).
Il legame tra Pasolini e Cutro è profondo: proprio nei calanchi del Marchesato, da lui descritti come “dune gialle”, il regista girò alcune delle scene più intense del suo capolavoro “Il Vangelo secondo Matteo”, scegliendo come attori non professionisti alcuni cittadini cutresi. Per questo motivo, il Centro studi ha proposto al Comune di intitolare a Pasolini il belvedere sui calanchi, come omaggio duraturo a un artista che seppe trasformare la Calabria in un luogo dell’anima e della profezia.
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