(Video) Petilia abbraccia Giuseppe e la sua voglia di restanza, sul palco della biblioteca un inno alla nostra terra

Petilia Policastro - Una biblioteca Antonino Cosco gremita ha partecipato, domenica scorsa, alla presentazione del libro di Giuseppe Caruso...

A cura di Redazione
10 febbraio 2025 20:00
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Petilia Policastro – Una biblioteca Antonino Cosco gremita ha partecipato, domenica scorsa, alla presentazione del libro di Giuseppe Caruso “Un paese non è come lo vedi. Un paese è come lo vivi”. Una serata fatta di storie, musica e testimonianze che ha acceso quel senso di restanza e appartenenza che da tempo Giuseppe esprime attarverso la sua arte e adesso anche attraverso la scrittura.

A marzo del 2024 Caruso saliva sul palco di Un anno di CrotoneOk per ricevere il Premio Social asseganto dai lettori della testata CrotoneOk, a distanza di un anno il suo impegno per la valorizzazione della sua terra si è trasformata in pagine da sfogliare: «Sono molto emozionato – commenta l’artista e scrittore – e non mi aspettavo di vedere così tanta gente arrivare dal capoluogo e dagli altri comuni del crotonese. Insieme abbiamo potuto raccontare quanto è bella la nostra Calabria e quanto è bello restare e lavorare per la nostra Calabria».

Al suo fianco sua moglie Manuela, compagna di vita e di avventure: «Non ci aspettavamo tanta affluenza per la presentazione, sono stati tanti gli amici che hanno voluto condividere con noi questa voglia di rimanere e di fare». Manuela ha avuto modo di raccontare anche la nascita e la storia della sua libreria Libera: «Ci sono tanti libri che la gente decide di donare e condividere. La realizzazione di questo spazio è stata possibile grazie alla partecipazione collettiva anche di chi vive lontano dalla Calabria. L’idea e lo scopo della libreria è proprio quello di condividere la cultura, di donare e prendere libri in un continuo circolo libero».

La consegna dell’Encomio Civico

Presente anche il sindaco di Petilia Policastro Simone Saporito che ha consegnato a Giuseppe Caruso un Encomio Civico: «Giuseppe ha trasformato Petilia in una tela vivente con l’arte, la tradizione e la cultura che ha saputo immettere colorando il nostro paese. Lui, Manuela, la libreria Libera, i murales, i messaggi che lanciano rappresentano il porto sicuro dove far approdare i nostri figli».

Non poteva mancare l’associazione #ioresto Crotone che con la presenza di Gianni Pitingolo ha voluto portare la sua testimonianza: «L’abbandono dei luoghi è un problema che non coinvolge solo i paesi ma anche le città. Noi stiamo cercando di fare dell’abbandono un sentimento rivoluzionario, di portare un messaggio controcorrente e fare in modo che anche chi è partito possa sentirsi più legato al territorio coinvolgendoli nei progetto».

Non ha voluto fare mancare il suo supporto Alfonso Morelli dell’associazione Mistery Hunters che con soddisfazione ha commentato: “Abbiamo raccontato una Calabria che di solito non viene raccontata”.

A moderare l’evento Ettore Bonanno dell’associazione Fili Meridiani: «E’ stato meraviglioso vedere la biblioteca piena, questa è la forza di Giuseppe e della cultura. Tante le storie raccontate da questi ambasciatori della Calabria che operano tenendo bene le fila di questa terra sfilacciata.

La serata è stata allietata dal coro Gaudemus diretto dal maestro Domenico Scordamaglia e dalle letture di Emanuel Gumari di Educare Sas: «Un paese è come le vedi se impariamo a guardarlo con occhi diversi ed è come lo vivi se imapriamoa prendercene cura con amore e passione»

Seduti in platea tanti giovani studenti.

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