Soverato, 25 anni dopo la tragedia del camping Le Giare: la memoria che chiede prevenzione

Il ricordo delle 13 vittime si intreccia con iniziative culturali e accademiche: dalla commemorazione civile al convegno dell’Università della Calabria

A cura di Redazione
10 settembre 2025 08:05
Soverato, 25 anni dopo la tragedia del camping Le Giare: la memoria che chiede prevenzione -
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Il 10 settembre 2000 rimane inciso nella storia della Calabria come una delle notti più buie. Una pioggia torrenziale fece esondare il torrente Beltrame, trasformando in un attimo il campeggio Le Giare in una trappola di fango e detriti. In tredici persone persero la vita, tra loro intere famiglie e il giovane custode Vinicio Caliò, il cui corpo non è mai stato ritrovato.

Oggi, a venticinque anni da quel dramma, Soverato continua a ricordare. Le cerimonie di commemorazione non sono soltanto un gesto di affetto verso le vittime e i loro cari, ma anche un monito: la sicurezza idrogeologica non può essere relegata a un tema di emergenza, ma deve diventare parte integrante della pianificazione urbana e territoriale.

L’alluvione del 2000 sconvolse non solo una località turistica, ma l’intera comunità calabrese. Le immagini delle roulotte sommerse, delle tende trascinate via dalle acque e della disperazione dei sopravvissuti segnarono la coscienza collettiva. Da allora, la memoria è rimasta viva, trasformandosi in richiesta di giustizia e, soprattutto, in spinta alla prevenzione.

Quest’anno, oltre alle celebrazioni religiose e civili, il mondo accademico ha scelto di riflettere su quanto accaduto. L’Università della Calabria ospiterà infatti, il 21 e 22 ottobre, il convegno internazionale “Ecologie della visione. La catastrofe tra cinema, media e cultura visuale”, parte del progetto PRIN 2022 PNRR “Catastrophes of Southern Italy”. Studiosi ed esperti analizzeranno il rapporto tra disastri naturali, memoria e rappresentazioni culturali.

In parallelo, dal 25 settembre al 24 ottobre, le Biblioteche di Ateneo accoglieranno la mostra “Raccontare Tracciare Rimediare. Le immagini della catastrofe in Calabria”, un percorso visivo che ricostruisce la narrazione dei grandi eventi calamitosi della regione.

A distanza di 25 anni, la voce di Soverato resta una sola: non dimenticare. Non solo per onorare i nomi di Ida e Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, ma anche per trasformare quel dolore in responsabilità collettiva.

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