(VIDEO) Il Settore B a Dodò Gabriele, il Questore: "Saremo spietati e faremo la nostra parte"

Al momento della scopertura, le sirene della Polizia hanno suonato in memoria di Dodò, in un gesto simbolico che ha toccato il cuore di tutti i presenti.Crotone – Un momento di memoria e impegno per l...

A cura di Redazione
26 giugno 2025 20:12
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Al momento della scopertura, le sirene della Polizia hanno suonato in memoria di Dodò, in un gesto simbolico che ha toccato il cuore di tutti i presenti.

Crotone – Un momento di memoria e impegno per la legalità ha segnato l’inaugurazione ufficiale del Settore B a Crotone, che da oggi porta il nome di Domenico “Dodò” Gabriele, il giovane bambino tragicamente ucciso dalla ‘ndrangheta. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il sindaco di Crotone, il vice presidente della provincia Fabio Manica, il Questore Renato Pancino, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia Penitenziaria, la Capitaneria di Porto e numerosi cittadini.

Il Settore B, situato in una zona centrale della città, è stato simbolicamente intitolato a Dodò Gabriele, un bambino crotonese nato nel 1999, la cui vita è stata spezzata il 20 giugno 2009, quando, a soli 10 anni, fu ucciso da un proiettile vagante mentre giocava a calcio con i suoi amici in un campetto di quartiere. La sua morte, frutto della violenza della criminalità organizzata, ha scosso profondamente l’intera comunità, trasformandosi in un doloroso simbolo dell’innocenza colpita dalla criminalità.

Durante la cerimonia, è stata scoperta la targa commemorativa all’ingresso del Settore B. Al momento della scopertura, le sirene della Polizia hanno suonato in memoria di Dodò, in un gesto simbolico che ha toccato il cuore di tutti i presenti.

Visibilmente commossi, i genitori di Dodò, Francesca e Giovanni Gabriele, hanno espresso la loro gratitudine alla città di Crotone per il gesto che, pur essendo simbolico, rappresenta un segno profondo di memoria e impegno per la legalità. “Per noi questo è un giorno importante. Il nome di nostro figlio su questo impianto è un messaggio a tutti i ragazzi: scegliete la vita, scegliete lo sport, scegliete la legalità. Dodò amava giocare, sognava un futuro: che il suo nome possa accompagnare il cammino di tanti altri bambini. Oggi ha vinto Dodò grazie a voi”, hanno dichiarato i genitori.

Il Questore di Crotone, Renato Panvino, ha preso la parola durante l’evento, ribadendo il ruolo fondamentale dello Stato nella lotta alla criminalità. “Saremo spietati e faremo la nostra parte utilzzando il Codice Penale, che è uno strumento molto più potente delle armi. Lo useremo a difesa di tutti i cittadini”, ha dichiarato Panvino, con fermezza.

Il Sindaco di Crotone, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza di questo gesto non solo come atto commemorativo, ma anche come impegno per la comunità. Ha sottolineato come il Settore B è un luogo di sport e legalità “Questo spazio outdoor, che spesso è stato vandalizzato, sarà ogni volta ripristinato e reso sicuro. Qui, i ragazzi troveranno un luogo di aggregazione dove potranno crescere con i valori dello sport e della giustizia”, ha detto il primo cittadino.

L’iniziativa, che nasce da una proposta avanzata un anno fa da Crotonenews, ha raccolto un ampio sostegno della comunità. Quasi 50 tra associazioni, testate giornalistiche e cooperative hanno aderito all’appello per l’intitolazione, che è stata ufficialmente presentata al Comune di Crotone nel luglio dello scorso anno. Il Settore B diventa così un simbolo della resilienza della città e dell’impegno per una società più giusta.

Alla cerimonia ha partecipato anche Libera, nella persona di Antonella Marazziti, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi, insieme ad Anna Dattilo, madre di Gabriele De Tursi, un altro giovane vittima della criminalità, scomparso 13 anni fa a Strongoli.

Il giorno precedente, cioè ieri 25 giugno, si è svolto sullo stesso campo Macrillo, in contrada Margherita, un torneo di calcio a memoria di Dodò, dove bambini di 10 anni hanno giocato in suo onore. L’evento, organizzato da Libera, ha rappresentato un ulteriore segno di speranza, con i più giovani che, con il loro entusiasmo, hanno trasmesso il messaggio di scelta della vita e della legalità.

In conclusione, l’intitolazione del Settore B a Domenico “Dodò” Gabriele non è solo un atto di memoria, ma un impegno per la crescita di una comunità che attraverso lo sport deve ribellarsi alle ingiustizie. Che sono tante.

Danilo Ruberto

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